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altitudine: 550 m
abitanti: 1.985
Costituisce il più antico insediamento albanese in Italia Infatti nel 1450 gli Albanesi ripopolarono l’antico casale di Comlma (oggi Contessa) Dopo l’invasione della penisola balcanica da parte dell’Impero Ottomano gli albanesi già stanziati a Comihisa furono raggiunti a ondate successive da parenti e amici della terra natia che non avevano voluto rinunciare alla religione dei padri e non avevano voluto sottostare al dominio turco
Dal momento che Skanderbeg, l’eroe nazionale albanese, fu l’ultimo baluardo della cristianità contro l’invasore turco di religione islamica, gli albanesi ottennero dal papa l’autorizzazione a poter conservare nella religione il rito greco-bizantino Dopo l’unita d’Italia fu aggiunto al nome Contessa anche quello di Entellina per la presenza nel suo territorio della rocca su cui sorgeva l’antica Entella, Contessa Entellina conserva ancora oggi lingua, usi e tradizioni della terra d’origine e costituisce oggetto di ricerca linguistica da parte di studiosi del settore.
Contessa Entellina ha un economia basata sull’agricoltura (vite, ulivo, cereali, recentemente e stata riconosciuta la DOC perla produzione vinicola, già nell’antichità si parlava di Vinea Comitissa e le monete dell’antica Entello raffiguravano grappoli d’uva) e la zootecnica (famosa per i prodotti lattiero-caseari), dopo il terremoto del Belice (gennaio 1968) ha preso vigore l’attività legata alla ricostruzione.
Contessa Entellina conserva nel suo territorio beni archeologici, artistici, monumentali e paesaggistici.
La rocca di Entella e stata ed e oggetto di varie campagne di scavi che, oltre alla necropoli, ne mettono alla luce gli antichi edifici ed i cui reperti vengono custoditi in un moderno antiquarium (museo)
Abbazia di S. Maria del Bosco, di scuola vanvitelliana nella struttura attuale, era formata dalla chiesa e dalla struttura monumentale caratterizzata da 2 chiostri. Oggi la chiesa e andata distrutta mentre i chiostri ed il refettorio, ancora agibili, hanno trovato notorietà grazie al cinema (vi sono state girate scene del Nuovo Cinema Paradiso, il Siciliano, ecc) e costituiscono occasione di incontri e manifestazioni musicali e culturali.
Nella chiesa Madre è possibile seguire le cerimonie in rito greco-bizantino (particolari le funzioni del 5 e 6 gennaio e quelle legale alle festività pasquali) e si possono ammirare la caratteristica iconostasi e gli affreschi della volta in falso mosaico.