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Si tratta di un piatto prevalentemente a base di melanzane fritte, olive verdi, capperi, sedano il tutto cucinati in agrodolce. Viene consumato come antipasto o come contorno. E’ uno dei piatti immancabili per chi vuole assoporare la cucina siciliana.
Ultimamente al posto delle melanzane questo contorno viene anche preparato con le mele o con i bocconcini di pesce spada, una prelibata variante che racchiude nella sua semplicità un irresistibile profumo di mare.
Sull’origine del nome ci sono tante teorie ma quella più nota vuole che il termine “caponata” derivi da “capone” , lampuga, un pesce che i nobili usavano consumare con la salsa in agrodolce. In sostituzione del pesce, troppo costoso per le tavole più umili, i poveri ci misero le più economiche, ma non per questo meno buone, melanzane fritte. Ed ecco nato il contorno più tipico e gustoso della nostra cucina.
Ricetta
Tagliare grossolanamente a cubetti le melanzane, spolverarle di sale e farle riposare in un colapasta, affinchè perdano il liquido amaro. In un tegame mettere a bollire per circa 10 minuti il sedano tagliato a pezzetti, le olive verdi e i capperi dissalati. A cottura ultimata scolare il tutto e mettere da parte, avendo cura di conservare l’acqua che sarà adoperata per aggiustare la densità del composto. Friggere le melanzane e metterle da parte. Rosolare la cipolla nell’olio per circa due minuti e aggiungere quindi il composto d’ortaggi precedentemente preparato. Lasciarlo cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete l’aceto e farlo evaporare. Unite ancora lo zucchero e il concentrato di pomodoro e amalgamare bene aggiungendo l’acqua della bollitura degli ortaggi. Aggiustare di sale e cuocere ancora per 10 minuti circa, incorporando alla fine i dadini di melanzane. La caponata si serve fredda.
Foto
Alessandra Avanzato