Tesoro della Cappella Palatina – tesoro ecclesiastico.

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La Cappella Palatina, supremo esempio di  architettura arabo-normanna, conserva un tesoro impareggiabile di documenti e manufatti  legati alla meravigliosa storia della Sicilia.

Il tesoro conta innanzitutto svariate pergamene di grande valore storico risalenti ad un periodo compreso tra l’XI  e il XV secolo e, un insieme di cofanetti realizzati tra il V e il XV secolo.

La “pergamena purpurea” del 1140, con caratteri in oro che narra della fondazione della Cappella Palatina per opera del Re Ruggero II può essere considerata il fiore all’occhiello della collezione e poi un’altra importante pergamena che riporta la concessione del titolo di “protonobilissimo” a Cristodulo Ammiraglio dei Re normanni.

La collezione dei 15 cofanetti è oltremodo rara per le svariate tipologie, i costosi e pregiati materiali e l’eleganza delle decorazioni.

Sorprendono, per la preziosità dei materiali utilizzati e per la impareggiabile maestrìa dei realizzatori, gli ori e gli argenti liturgici; tra questi il preziosissimo reliquiario dei santi Pietro e Paolo attribuito a Giacinto Omodei e datato 1691, il piatto da parata con Orfeo  della prima meta del settecento, i tabernacoli e in particolare il tabernacolo per la Riposizione del “giovedì santo” in argento attribuito all’argentiere Giuseppe Ferro e eseguito su disegno di Pietro Novelli nel 1644.

Pregevolissime le stoffe e i ricami dei paramenti e dei damaschi una volta indossati da un clero ricercato e pretenzioso che teneva in auge  il nome del “Capitolo della Cappella Palatina”.

Tra questi, il grande Mons. Filippo Pottino che negli anni del dopoguerra si battè per la conservazione e il restauro dei tesori d’arte di Palermo e provincia e per l’eventuale esposizione al grande pubblico.

 

Il tesoro è di proprietà ecclesiastica.

Aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00, sabato dalle 9.00 alle 12.00.