Riserva terrestre di Isola delle Femmine

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L’Isola delle Femmine è una piccola isola, di forma ovale, che non è attraversata da nessun corso d’acqua, posta di fronte al comune omonimo, sicchè è più precisamente indicata come Isola di Mare o di Fora.

L’isola è disabitata e presenta come unico segno dell’antica presenza umana, una torretta di avvistamente contro le incursioni saracene, risalente al Medio Evo.

Le sue coste sono caratterizzate dalla presenza di trattoir a vermeti, biocostruzioni, simili ai coralli, realizzate dai molluschi della specie Dendropoma petraeum.
La flora è rappresentata da centoquarantaquattro specie, alcune delle quali endemiche.
La fascia costiera è colonizzata da specie alofile come il finocchio marino, il limonio virgato, la salicornia fruticosa, la sueda marittima, l’erba-franca pelosa, il radicchio selvatico, il ginestrino delle scogliere, la violacciocca selvatica, la borracina spinosa e l’erba kali.
Più all’interno si trovano cespugli tipici della macchia mediterranea, costituita da lentisco, palma nana ed euforbia, ed una prateria steppica nella quale si notano il lino delle fate, il logliarello marino, il trifoglio stellato, la coda di lepre, la camomilla costiera e la mandragora, specie considerata magica in età medievale.
Si tratta per lo più di specie che terminano il loro ciclo di sviluppo prima che sopraggiunga la stagione secca, durante la primavera le fioriture della nigella damascena , del gladiolo di campo, dell’asfodelo, del papavero e dell’iris costituiscono vaste chiazze di colore .
La riserva dell’Isola delle Femmine rappresenta un’importante area di sosta, lungo la migrazione fra l’Africa e il Nord- Europa, per uccelli quali il cormorano, la sula, la garzetta, il martin pescatore, lo svasso maggiore, il piro piro culbianco, il piro piro piccolo, la beccaccia, l’airone cenerino, l’airone rosso e l’airone bianco maggiore.
Trovano asilo più stanziale il codirosso spazzacamino, la cappellaccia, la cutrettola e alcuni rapaci come la poiana, il falco pellegrino e il gheppio. La colonia di gabbiani reali mediterranei insediata sull’isola è considerata tra le più importanti del Mar Tirreno.
La fauna è per il resto costituita essenzialmente dalla lucertola campestre e dal biacco, mentre la presenza di ratti e conigli selvatici è senz’altro attribuibile alla introduzione, più o meno consapevole, da parte dell’uomo.
Gli invertebrati sono rappresentati da numerose specie di coleotteri e lepidotteri tra i quali si può ricordare la presenza dell’icaro, della zigena, dell’argo bronzeo e della vanessa dei cardi, una grande ninfalide migratrice proveniente dall’Africa.
L’Isola delle Femmine condivide con quella di Ustica la peculiare presenza, tra gli aracnidi, dell’argiope dal corpo a strisce nere e gialle, celebre per le sue capacità di specie tessitrice.
Anche i fondali circostanti l’Isola, ricchi di ittiofauna, molluschi e altri invertebrati, sono sottoposti a un regime di tutela, facendo parte dell’Area Marina Protetta di Capo Gallo – Isola delle Femmine.