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Quest’anno Palermo celebra il 400° anniversario dal ritrovamento del corpo miracoloso di Santa Rosalia, patrona della città.
Per questo importante anniversario è in programma un ricco calendario di eventi che si concluderà il prossimo 2025, protagonista di questo impotante evento sarà tutto il territorio metropolitano di Palermo. (Clicca qui per conoscere gli eventi)
Il festino, intitolato quest’anno ” La speranza siamo noi”, celebra l’anniversario della liberazione della città dalla peste e il ritrovamento delle reliquie della Santuzza sul Monte Pellegrino.
La prima celebrazione della festività fu nel 1625.
La parte più importante della manifestazione che prende il via il 14 luglio è la processione del Carro della Santuzza. La processione con i fedeli palermitani parte dalla Cattedrale intorno alle ore 21.00 e arriva fino al Foro Italico intorno alle 24.00. ( clicca qui per conoscere il percorso)
Per la prima volta nella storia del Festino, il carro trionfale compirà 4 trasformazioni. Il carro monumentale assume la forma
della Santa, dove Rosalia è il vascello e splende dorata e luminosa come un raggio di sole. Il carro si trasforma di tappa in
tappa attraverso un gioco di luce, seguendo il tema del Corteo e svelandosi al pubblico, di cui diventa volto e riflesso.
Gli elementi principali del carro sono: l’oro, che rimanda all’opulenza barocca; il Giglio, che diventa la tradizionale barca,
da cui la Vergine Eremita sboccia, fondendosi con il pistillo – tributo al suo nome (Rosa-lia, lilium, giglio) e alla sua purezza.
Infine, la Rosa, nel nome di Rosa-lia, la Santa tiene in mano una rosa luminosa, simbolo della luce della speranza.
La formula innovativa del corteo prevede l’aggiunta di un carro supplementare a supporto di quello trionfale. Questo secondo
carro permette di sopraelevare le performance artistiche, consentendo una maggiore visibilità dello spettacolo, agevola inoltre
il trasporto del cast e degli oggetti di scena e infine permette una migliore distribuzione degli elementi della parata, rendendo
il corteo più snello
Cinque gli atti previsti
ATTO 1 – Palazzo dei Normanni
Nelle tenebre nasce la speranza
Il primo atto si apre con la città di Palermo avvolta da un velo di oscurità e dal silenzio. Un luogo abbandonato dalla speranza.
Figure oscure si aggirano nello spazio, sotto forma di danzatori, performer e diverse creature.
ATTO 2 – Piano della Cattedrale
La Speranza si Rivela
L’atmosfera muta, e dallo sgomento nasce un sentimento di attesa e meraviglia. I performer si liberano dalle tenebre per
rivelare un involucro bianco dorato. Il risveglio della speranza diventa un canto prodigioso che accompagna lo svelamento del
Carro. Gruppi del folklore siciliano provenienti dalle varie tradizioni siciliane e dell’area metropolitana, escono dalla Cattedrale
e popolano il corteo. Il Trio ” IL VOLO” si esibirà durante questa tappa.
ATTO 3 – Quattro Canti
La Speranza Fiorisce
Agli angoli dei Quattro Canti, le quattro Sante co-patrone, Santa Cristina, Santa Ninfa, Santa Oliva e Sant’Agata, rappresentano
l’incarnazione spettacolare di una tradizione femminile che ancora oggi illumina l’anima più profonda di Palermo. È un
momento di grazia catartica che abbraccia tutti i Quattro Canti e l’intera popolazione, innescando la trasformazione del
Carro trionfale
ATTO 4 – Porta Felice
La Speranza siamo Noi
Tutto il Corteo partecipa al climax finale. Porta Felice, trasformata in un’esplosione di luce e gioia accoglie la città con una
grande sorpresa. La luce celebra la resilienza e la forza vitale di ciascuno di noi moltiplicata dall’abbraccio simbolico
della Santa.
ATTO 5 – Foro Italico
Il Faro della Speranza
Santa Rosalia guarda al futuro!
La sua luce si rilette in tutti noi, esplodendo in uno spettacolo di colore e gioia luminosa, che non potrà essere dimenticato.
Dopo le 24.00 un momento molto atteso da grandi e piccini è lo spettacolo dei tradizionali fuochi d’artificio alla “Marina”. ( Foro Italico), quest’anno è in programma uno spettacolo di fuochi d’artificio senza precedenti dalla durata di un’ora
In occasione del festino vengono rispettate anche le tradizioni culinarie.
Nelle bancarelle perlopiù allestite al foro italico è possibile trovare i babbaluci (lumache bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione, il polpo bollito, calia e simenza, la pannocchia bollita, l’anguria, il gelo di melone…
Per conoscere il programma religioso clicca qui
I siti ufficiali della manifestazioni: