Palazzo Marchesi e Mikveh (Bagno ebraico) Aperto in occasione di eventi

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Da via Maqueda, salendo per la strada dei SS. Quaranta Martiri , si giunge nell’omonima piazza dove sorge il tardo quattrocentesco Palazzo Marchesi.
Del primo periodo dell’edificio non resta oggi che il patio e la torre, divenuta nel 1731 il campanile di Casa Professa.
Ancora oggi è possibile vedere sullo spigolo della torre, sul lato destro dell’edificio, lo stemma della famiglia Marchesi sorretto da un angelo.
Nel patio di fattura catalana sono ancora visibili parti dell’edificio tardo quattrocentesco: una scala esterna ad arco rampante tipica dei palazzi catalani, una  parte del porticato ad archi acuti su pilastri ottagonali…
Il Palazzo  intorno al 1500 fu aquistato da Carlo V e destinato ad ospitare  per 18 anni ( 1550- 1568) il Tribunale d’Inquisizione e le sue famigerate prigioni ubicate nelle grandi caverne sottostanti la torre.
Nel 1568  il palazzo divenne proprietà  dei Gesuiti di Casa Professa.
Di particolare interesse  è la camera dello scirocco recentemente scoperta  nel cortile interno del palazzo a 8 metri di profondità: un ipogeo di pianta quadrata dove i nobili si rifugiavano per cercare refrigerio nelle torride giornate d’estate.
Visitabile soprattutto durante l’evento “Le vie dei tesori” il Mikveh ebraico è un sito di grande fascino che attira sempre numerosi visitatori. Si tratta di un antichissimo bagno rituale situato ove un tempo ricadeva l’antico quartiere ebraico presente a Palermo fino al 1492, anno della espulsione degli ebrei dalle terre di Spagna. Il bagno di rito era praticato sia dagli uomini che dalle donne ma per quest’ultime era obbligatorio dopo il ciclo mestruale , o dopo il parto prima di riavere i rapporti coniugali. L’acqua presente nel Mikveh  proviene, come prescritto dall’ebraismo, da fonte acquifera naturale.
 
Indirizzo: Piazza Santissimi Quaranta Martiri al Casalotto
Visitabile solo in occasioni di eventi/ Available for events
*MARCHESI  PALACE

 

From via Maqueda, going up via SS. Quaranta Martiri (Most Holy Forty Martyrs street), we arrive in the homonymous square where there stands the late fifteenth-century Palazzo Marchesi.
Today from the first period of the building there only remains the patio and the tower, which became the Casa Professa bell tower in 1731.
Even today on the right side of the building, on the tower top, it is possible to see the coat of arms of the Marchesi family supported by an angel.
In the Catalan style patio you can still see some parts of the late fifteenth century building: an external flying buttress staircase that is typical of the Catalan palaces, a part of the portico with pointed arches on octagonal pillars …
Around 1500 the Palace was bought by Charles V; for 18 years (1550 – 1568) it was destined to host the Inquisition Court and its notorious prisons located in the large caverns below the tower.
In 1568 the Palace became the property of the Jesuits of the nearby Church Casa Professa.

What is particularly interesting is the ‘camera dello scirocco’ ( an underground sirocco chamber created to ventilate the home with fresh air) which was recently discovered 8 meters below, in the inner courtyard of the building: a square-plan hypogeum where the nobles took refuge to seek refreshment in the torrid summer days.

 Available for events


“>The jewish Mikveh can be visited above all during the “Le vie dei Tesori” event: a very charming site which always attracts many people. It is a very ancient ritual bath located where once stood the ancient Jewish Quarter present in Palermo until 1492, the year of the expulsion of the Jews from the lands of Spain. The ritual bath was practiced by both men and women but for the latter it was mandatory after the menstrual cycle, or after delivery before getting back to marital relations. The water present in Mikveh is, as prescribed by Judaism, from a natural source of water.