Palazzo Fiore

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Questo palazzo dal prospetto molto interessante, che attende ancora un restauro, e che potrebbe rivelarci cose ancora più interessanti dal punto di vista storico, fu fatto edificare dal nobile palermitano Marco Fiore.
Nel manoscritto “Palermo restaurata 1615-1620″ si legge: ” La strada dei Tedeschi incomincia dalla Madonna dell’Itria e vi sono quivi molte belle case fatte nuovamente. Tirando a basso vi è un principio della casa di Marco Fiore, che nota tutta la sua sontuosità”. 
 
foto enzo ferreri
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il palazzo, molto probabilmente, venne edificato contemporaneamente alla strada (1620) al tempo del Pretore Ribadeneria, su disegno di Mariano Smiriglio. La strada sulla quale prospetta il palazzo prese il nome dal vicerè Francesco De Lemos, conte di Castro. Fu costruito colmando varie grandezze e dislivelli in quanto sotto scorreva il fiume Kemonia. Nelle parti basse della costruzione sono stati riscontrati diversi blocchi di pietra forse appartenuti ad un sistema difensivo posto a guardia del ponticello che dalla Porta Busuemi, nei pressi, conduceva al quartiere dove albergavano (Albergheria) gli abitanti di Centorbi e Capizzi.
La famiglia Fiore era molto ricca nel seicento  e un Giulio nella metà del settecento possedeva una raccolta di vasi da farmacìa notevole. Molti albarelli risalivano al cinquecento e i soggetti nei medaglioni, erano quasi tutti di natura religiosa.
Nella collezione c’erano anche vasi con figure di guerrieri armati in atteggiamento di riposo con sullo sfondo scene campestri.
Splendida una Sant’Agata uscita dalla bottega del maestro Lazzaro: la Santa si staglia su un cielo nuvoloso e sullo sfondo si scorge una veduta montana.
 
foto enzo ferreri
 
Indirizzo: Via Porta di Castro all’Albergheria
 
Foto: Enzo Ferreri

ENGLISH*
 

Palazzo Fiore

This building with a very interesting façade, which is still awaiting restoration, and which could reveal even more interesting things from a historical point of view, was built by the nobleman from Palermo Marco Fiore.

In the manuscript “Palermo restored 1615-1620” we read: “The road of the Germans begins from the Madonna dell’Itria and there are many beautiful houses made anew there. Going down there is a corner where there starts Marco Fiore’s building, which shows all its sumptuosness”.

The palace was most likely built at the same time as the road (1620) at the time of the Praetor Ribadeneria, based on a design by Mariano Smiriglio. The street on which the palace overlooks was named after the viceroy Francesco De Lemos, Count of Castro. It was built by bridging various sizes and differences in height as the river Kemonia flowed underneath. In the lower parts of the building, several stone blocks were found, perhaps belonging to a defensive system placed to guard the bridge that from Porta Busuemi, nearby, led to the neighborhood where the inhabitants of Centorbi and Capizzi housed (Albergheria).
The Fiore family was very rich in the seventeenth century and a Giulio in the mid-eighteenth century owned a remarkable collection of apothecary jars. Many majolica jars date back to the sixteenth century and the subjects in the medallions were almost all of a religious nature.
In the collection there were also vases with figures of armed warriors in an attitude of rest with rural scenes in the background.
A splendid Sant’Agata from the workshop of the master Lazzaro: the Saint stands out against a cloudy sky and a mountain view can be seen in the background.

The beauty of the floors, the friezes, the angels, the statues of the central wall, the marble curtains, the grates for the enclosure, the symbols placed in the corners complete the richness of the Church. The “Concezione” del Capo is worth a visit to Palermo for its wonderful ensemble.