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Diversi palazzi si snodano per le vie principali del paese, quasi tutti caratterizzati da inferriate di stile neoclassico e dai caratteristici “attuna” o mensole di pietra, ricavate dalle pietre provenienti dalla cava di san Luca. Va rilevato il palazzo Miceli, primo palazzo baronale, caratterizzato da un ampio portale e dal baglio, simbolo del potere del principe, con giardino annesso in cui si staglia un plurisecolare pino, il palazzo, situato nella strada do ve si ergeva la prima Madrice intitolata alla Madonna del Rosario fu abbandonato dal barone, quando in seguirto al popolamento del paese, le case del borgo vi si erano approssimate.
Il barone decise di trasferirsi in un altro luogo poco distante, dando vita all’enorme piazza, alla Madrice intitolata alla Madonna della Neve e ad un nuovo imponente palazzo. Il palazzo è pervenuto alla famiglia Scarlata-Agnello che ne ha conservato l’antico fasto, visibile nei saloni riccamente affrescati e nell’ampio giardino interno.
Un posto a parte occupa Villa Rose, raro esempio di costruzione in stile inglese realizzata a Lercara dalla famiglia Rose-Gardner impiantatasi a Lercara per gestire interessi commerciali nell’ambito minerario.