Festivita’, tradizioni

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Sono molteplici le feste religiose e della cultura popolare, durante questi giorni di festa il paese abbandona la tipica quiete per riempire di allegria le sue strade e gli stretti vicoli.
 
S. Giuseppe 19 marzo
Dopo un ottavario di orazione, il giorno della festa si svolgono le celebrazioni liturgiche e di pomeriggio la processione della statua di S. Giuseppe e del Bambin Gesù. È usanza preparare piatti tipici: tagliatelle con fagioli secchi e finocchi selvatici, baccalà, cardi e le deliziose sfingi.
Venerdì Santo
La sera del Venerdì Santo si svolge una delle processioni più suggestive e emozionanti. I confrati, tutti con abito nero, corona al capo e guanti bianchi, portano per le vie del paese alcune statue raffiguranti momenti della Passione, il Cristo morto ed infine l’Addolorata, mentre la banda intona la marcia funebre.
Urtimu Miercuri – Settimo mercoledì dopo Pasqua
Ha luogo nell’eremo, situato ai piedi del paese, in contrada S. Gandolfo. La sera prima i devoti organizzano una fiaccolata, che parte da Polizzi, poi giunti sul piazzale dirimpetto la Chiesa, al suono della banda, viene acceso un falò. Il giorno della festa un corteo accompagna il sacerdote che porta le reliquie del Santo dalla Chiesa Madre all’eremo. Dopo la celebrazione della Messa, i fedeli organizzano delle scampagnate.
La festa del Crocifisso – 1/4 maggio
Preceduta da un ottavario di preghiera si svolge nella Chiesa del Carmine, il primo maggio avviene “a scinnuta du Signuri”. Il simulacro viene portato, dalla Cappella nella quale è conservato alla piazza antistante la Chiesa per benedire le campagne e successivamente posto sull’altare maggiore. Nel pomeriggio vengono benedetti i pani che in seguito saranno distribuiti ai devoti. La sera del 2 viene portato in processione il Crocifisso “piccolo”. All’alba del 3 maggio si svolge la particolare “arricugghiuta da cira”, fedeli e confrati, accompagnati dalle bande musicali, girano perle vie del paese a raccogliere i ceri votivi offerti al Crocifisso dai fedeli. Nel pomeriggio avviene la solenne processione del Crocifisso “grande”, opera del Gallusca, portato dai fedeli vestiti in abito bianco, e accompagnato dalle congregazioni e deputazioni, dalle autorità e dall’intera popolazione. Le sere della festività sono vivacizzate da fuochi d’artificio e dalle bande musicali.
Festa della Neve
E’ uno degli incontri dell’estate polizzana, viene organizzato dalla locale sezione del Club Alpino Italiano, riscuote grande successo e raccoglie l’afflusso di centinaia di persone provenienti da differenti parti della Sicilia. L’escursione guidata ha per punto d’arrivo il nevaio naturale della Fossa della Principessa, dove, in piena estate, si conserva un rilevante blocco di neve. Qui vengono preparate le granite in diversi gusti con la neve raccolta sul posto.
Sagra delle nocciole
Caratteristica manifestazione popolare dedicata al tipico prodotto polizzano, le nocciole, con sfilate di carri ed esibizioni di gruppi folkloristici locali e internazionali. In piazza Trinità, centro nevralgico della festa, vengono ricostruiti angoli di vita campestre e di vita paesana del passato. La sagra offre anche incontri culturali, mostre di pittura, convegni, escursioni e la degustazione di piatti locali e la distribuzione gratuita di noccioline.
Sagra dello sfoglio
Manifestazione di recente istituzione, che si prospetta di far degustare e quindi conoscere ai numerosi turisti “u’ sfùagghiu”, tipica e gustosa torta con ripieno di formaggio fresco, cioccolata, cannella, zucchero, e altre specialità locali.
Festa di S. Gandolfo – III domenica di settembre
E’ la festa più solenne in onore del Santo Patrono, S. Gandolfo da Binasco. La festa è preceduta da un ottavario di preghiera, il sabato pomeriggio viene prelevata, da un corteo di fedeli, dal sacerdote e dalle autorità civili, la statua lignea del santo dall’eremo per poi portarla in processione durante la sera. Il pomeriggio della domenica si svolge la solenne processione durante la quale vengono portate le reliquie del Santo, custodite in una preziosa urna d’argento del ‘500. Il lunedì pomeriggio un corteo riconduce la statua del Santo all’eremo;