Feste, Fiere e Sagre

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Virginieddi

Il 19 marzo è la celebrazione di san Giuseppe; in tale giorno alcune famiglie, come ex voto, prepararano una tavola bandita di cibi (non di carne), che vengono poi offerti durante il pranzo di san Giuseppe ai cosiddetti Virgineddi, fanciulli che tradizione vuole siano in numero dispari e originariamente anche poveri, che durante il pranzo ringraziano il santo. Per il pranzo, aperto a tutti, viene preparata la “ghiuotta”, una pietanza a base di verdure in agrodolce; la pasta con i finocchietti selvatici, la pasta con le sarde e la mollica, le tagliatelle con lenticchie, il baccalà fritto, fritture di cavolfiori e cardi in pastella. Per quanto riguarda i dolci, le sfinci d’uova e la pignolata al miele.
Sagra dell’Origano
Maggio
 
I Fiesti e la fiera di san Calogero
 
Alla conclusione della raccolta delle messi, da sempre il 24 agosto si festeggia San Calogero e si svolge la fiera agricola.San Calogero è raffigurato con abito da eremita e da abate basiliano, con in mano la bibbia e a lato la cerva che, diventato anziano, secondo la tradizione il Signore gli inviò per nutrirlo col suo latte.Negli anni settanta, al fine di ritrovare i tanti compaesani emigrati che ritornavano in estate, si decise di anticipare i festeggiamenti di santa Rosalia e della Madonna del Rosario, che fino ad allora si celebravano rispettivamente il 4 settembre e la prima domenica di ottobre, e celebrare tre giorni di festa consecutivi, il 22 (s. Rosalia), 23 (Madonna del Rosario) e 24 agosto (San Calogero).Dal 2011, la diocesi ha deciso di invertire i festeggiamenti di santa Rosalia e della Madonna del Rosario, dato che, secondo la commemorazione liturgica, la chiesa cattolica festeggia il 22 agosto la Beata Vergine Maria Regina e il 23 agostoSanta Rosa da Lima.
Festa Madonna del Rosario
 
Agosto
 “A Vicchiariedda” 
 
Tradizione simile al “dolcetto o scherzetto” del capodanno celtico. La sera di San Silvestro gruppi di bambini, muniti di campanacci, travestiti e con un cesto, andavano bussando a tutte le porte chiedendo i dolcetti e recitando alcune filastrocche.