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Giovanni Gaggia
Quello che doveva accadere
Pratica Poetica Politica
A cura di Desirée Maida
6 maggio | 26 giugno 2022
PALERMO, Palazzo Belmonte Riso
27 giugno 1980: il DC9 dellItavia in volo tra Bologna e Palermo viene abbattuto al largo dellisola di Ustica, muoiono 81 persone. È uno dei grandi misteri italiani, irrisolto dopo oltre quarantanni, domande senza risposte, responsabilità cadute nel vuoto. Lartista e performer marchigiano Giovanni Gaggia da oltre dieci anni ha fatto sue le voci delle vittime, dando vita a un progetto che riflette sul legame tra arte e memoria e sullimportanza e la necessità della memoria come impegno civile.
Progetto che nasce da una visita che Gaggia fece nel 2010 al Museo per la Memoria di Ustica, a Bologna, dove è custodita la grandiosa e poetica installazione di Christian Boltanski, costruita intorno alla carcassa dellaereo. Gaggia inizia a disegnare, i suoi schizzi vivono attorno a macchie ematiche, nasce così SanguinisSuavitas, come segno di memoria viva. Cinque anni dopo, a Palermo, Gaggia realizza un arazzo, in cui ricama la frase Quello che doveva accadere, dettagli da Daria Bonfietti (presidente dellAssociazione Parenti delle vittime della strage di Ustica) durante il loro primo incontro davanti allinstallazione di Boltanski. Resta sospesa lultima lettera, che lartista ricamerà invece a Bologna, durante una performance. Nel 2016 Gaggia incontra le figlie di Aldo Davanzali, proprietario della compagnia aerea Itavia, morto nel 2005 e considerato a tutti gli effetti lottantaduesima vittima della strage. Da questo incontro nasce un nuovo capitolo del percorso e un nuovo arazzo.
Diversi altri capitoli hanno preso corpo, Quello che doveva accadere è diventato un progetto composito, artistico e civile, che utilizza linguaggi diversi.
È giunto il momento di tornare a Palermo: Quello che doveva accadere | Pratica Poetica Politica, a cura di Desirée Maida, si inaugura il 6 maggio al RISO, Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea che lo ospiterà fino al 26 giugno.
La mostra, fortemente voluta dallassessore Alberto Samonà, è promossa dal Museo Riso e organizzata e prodotta da Terzo Millennio srl Progetti Artistici con il sostegno dellAssessorato Regionale dei Beni Culturali e dellIdentità Siciliana; realizzata con la collaborazione del Museo Tattile Statale Omero di Ancona per il quale Gaggia ha realizzato un arazzo con la scritta Quello che doveva accadere in Braille e di Istituzione Bologna Musei | Museo per la Memoria di Ustica, in partenariato con lassociazione Parenti delle vittime della strage di Ustica e lassociazione Noi dellItavia.
Sarà un percorso a step: un laboratorio didattico sul potere della memoria; lesposizione delle opere realizzate dallartista negli ultimi 10 anni sul tema della strage di Ustica, summa del lavoro svolto finora; un nuovo arazzo che verrà donato al Museo RISO, così che a Palermo possa restare viva la memoria del disastro del 1980. Nell’ambito della mostra, verrà realizzato un catalogo edito da NFC Edizioni, concepito come un “fascicolo” che andrà a completare la pubblicazione del libro di Gaggia “Quello che doveva accadere” (2021).
IL LABORATORIO. Coltivare la memoria sin dai banchi di scuola: ne è convinto Giovanni Gaggia che con Desirée Maida condurrà (dal 28 aprile) un laboratorio con gli studenti della classe IV H del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo, realizzato nell’ambito del progetto formativo “Io faccio” che mette in relazione il Settore Educazione del museo RISO e il liceo palermitano. Con i ragazzi lartista discuterà di memoria e responsabilità civile. Tutto il lavoro con i ragazzi formerà anche un video che diventerà parte integrante della mostra.
BIOGRAFIA
Giovanni Gaggia [Pergola (PU), 1977]. Nel 2008 fonda Casa Sponge, luogo di accoglienza e rifugio di artisti. Nel 2016 pubblica il libro Inventarium, presentato in molte istituzioni italiane. Ha partecipato a mostre personali, collettive, progetti di residenza e conferenze su tematiche sociali e politiche. Le sue performance sono state presentate in teatri, gallerie e festival. Nel 2019 apre con una sua performance il padiglione di Beverly Pepper, collaterale della 58a Esposizione internazionale darte La Biennale di Venezia. Nel 2020 realizza l’immagine della XVI giornata del contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei dArte Contemporanea Italiani) per il MUSMA Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Una delle quattro cover di ESPOARTE 110 per festeggiare i ventanni della rivista è a lui dedicata. Dal 2021 Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospita in permanenza il suo progetto a più voci Quello che doveva accadere: ovvero larte come memoria civile. L’intero processo è raccontato nell’omonimo libro d’artista, NFC edizioni. Nello stesso anno esce per la collana Effusioni di Gusto, Maretti editore, Mauro Uliassi incontra/meets Giovanni Gaggia e realizza due personali Ho visto un’alba blual Museo della ceramica di Savona e Il tempo se ne va al MUMSMA Museo della Scultura Contemporanea di Matera.
SCHEDA MOSTRA
GIOVANNI GAGGIA
Quello che doveva accadere
Pratica Poetica Politica
6 maggio | 26 giugno 2022
a cura di Desirée Maida
PALERMO
Museo Regionale dArte Moderna e Contemporanea
Palazzo Belmonte Riso
Corso Vittorio Emanuele 365
info: 091.587717
Orari: martedì- sabato 9 > 18,30
Domenica 9 > 13
ultimo ingresso trenta minuti prima
Chiuso il lunedì eccetto i festivi
Organizzazione e produzione:
Terzo Millennio srl Progetti Artistici
Promossa da:
Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
Assessorato regionale ai Beni culturali e allIdentità siciliana
in collaborazione con
Museo tattile statale Omero di Ancona
Istituzione Bologna Musei | Museo per la Memoria di Ustica
Partner:
Associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica
Associazione Noi dellItavia
Liceo Classico Statale Vittorio Emanuele II di Palermo