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Si fa risalire al 1344 la data di fondazione della chiesa e del convento di S. Chiara, ad opera di Matteo Conte di Sclafani ed Adernò. La fisionomia trecentesca delledificio venne mutata nel 1678, secondo il progetto dellarchitetto Paolo Amato.
Lungo le pareti delaula si susseguono quattro cappelle poco profonde, incorniciate dalle modanature degli archi al di sopra dei quali sporgono alcune logge dorate dai frontoni ricurvi,
Lungo le pareti delaula si susseguono quattro cappelle poco profonde, incorniciate dalle modanature degli archi al di sopra dei quali sporgono alcune logge dorate dai frontoni ricurvi,
destinate alle Clarisse, che in tal modo potevano assistere, non viste, alla celebrazione religiosa.
A destra si conserva un dipinto di Olivio Sozzi Santa Chiara e le Clarisse (1735) ed una Crocifissione di Gaspare Serenario (1748).
Di straordinario pregio è laltare maggiore interamente ricoperto di bronzi dorati, lapislazzuli, agate ed ametiste e concluso da uno scenografico baldacchino.
Sulle pareti del presbiterio si possono ammirare due quadri dipinti dal celebre pittore di origine olandese Guglielmo Borremans : la Monacazione di Santa Chiara e S. Francesco che si spoglia dei beni paterni. Le due tele risalgono al 1735. La volta della navata è decorata da monocromi con figure di sante, di gusto tardo-settecentesco.
Sulle pareti del presbiterio si possono ammirare due quadri dipinti dal celebre pittore di origine olandese Guglielmo Borremans : la Monacazione di Santa Chiara e S. Francesco che si spoglia dei beni paterni. Le due tele risalgono al 1735. La volta della navata è decorata da monocromi con figure di sante, di gusto tardo-settecentesco.
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