Carini – Chiesa e Convento del Carmine

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Le fonti storiche parlano della costruzione dell’ edificio  sacro nella seconda metà del XVI secolo, a cui contribuirono  lasciti pii e concessioni , non solo dal popolo, anche da parte di casa La Grua.

La chiesa è intitolata alla Beata Vergine del Carmelo a cui il Barone Vincenzo II La Grua concesse il privilegio della fiera marca nella festività di Maria SS  del Carmine, come apparve nella concessione alla corte dei giurati di Carini. Nel 1606 i lavori furono completati e  il vescovo Matteo Orlando, carinese, donò ai carmelitani la monumentale fontana collocato al centro dell’atrio dell’annesso convento.

L’esterno presenta una torre campanaria del tempo, ma della fine del ‘700 sono  i lavori interni e i decori della navata,  resi necessari  dopo il crollo di quella  originale.

L’interno con unica navata centrale presenta diverse tele del XVIII secolo e diverse statue lignee di pregevole fatture,  quali San  Elia, San Paolino, i Santi Cosma e Damiano e fra queste, in legno dorato risalente al XVII sec,  Sant’Anna con la Madonna Bambina,

Un maestoso organo  in stile tardo-barocco domina l’altare maggiore  dove, nella parte inferiore,  una statua raffigura la Madonna del Carmelo.

L’annesso convento ha un chiostro  a pianta rettangolare con  arcate a tutto sesto, sul retro il giardino del convento,

Nella metà del 1800 il Convento diviene sede dei comitati rivoluzionari che prepararono l’insurrezione contro i borboni.

 

In seguito il convento divenne caserma dell’Arma dei Carabinieri ed oggi,  dopo un completo restauro, è sede  della Biblioteca Comunale e del Museo Civico, con diversi reperti  archeologici , anche  paleolitici, rinvenuti nel nostro territorio.

 

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