Capo Rama

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Protetta fin dal 1968 dal Comune di Terrasini come “Biotopo di inestimabile valore”, l’area della riserva di Capo Rama è costituita da una falesia di calcari mesozoici, alta oltre trente metri, lungo la costa orientale del Golfo di Castellammare, e dalla sommità pianeggiante, verdeggiante di macchia in un contesto circostante ormai fortemente antropizzato.
Sulla costa alta e rocciosa si aprono alcune grotte dovute all’erosione marina ed ai processi carsici, visibili anche dall’altipiano.
La copertura vegetale è costituita da specie adattate alle particolari condizioni di insolazione ed alla costante presenza dei venti carichi di aerosol marino. Sulla scogliera predominano il limonio, la salicornia fruticosa, il finocchio di mare ed il papavero cornuto; sul pianoro domina la macchia a palma nana, olivastro e lentisco.  La vegetazione arbustiva e cespugliosa è caratterizzata dal camedrio, dall’ilatro, dal tè siciliano e da numerose specie di asparago.

L’area sommitale, con le sue pietraie e i muretti a secco, si presta ad ospitare rettili quali la lucertola di Wagler, endemica della Sicilia, la lucertola campestre, il geco, l’emidattilo e l’innocuo e schivo serpente biacco, che suscita un immeritato timore forse a causa della completa coloritura nera.
 Negli anfratti delle falesie nidificano il gabbiano reale, il passero solitario, il gheppio, il falco pellegrino e  il martin pescatore; tra la vegetazione cespugliosa, invece, trovano riparo la cappellaccia, il merlo, l’occhiocotto, il cardellino, il saltimpalo, la cinciallegra e il codirosso spazzacamino.

In primavera e in autunno, lungo le loro rotte migratorie, talune specie sostano sulla scogliera, tra cui l’airone cinerino e la garzetta, mentre stormi di anatidi e gru in formazione passano in  volo sulla riserva. Durante la bella stagione si fermano nell’area l’upupa, la rondine, il balestruccio, il rondone, il rondone maggiore e il culbianco.
E’ accertata la presenza di volpi e conigli selvatici, del riccio e di alcune specie di pipistrello.
Tra la moltitudine di insetti, tra cui la mimetica mantide religiosa, primeggiano le grandi farfalle come il macaone, la podalirio, la cleopatra; meno visibili ma altrettanto presenti quelle di dimensioni minori come la zigena, l’icaro e l’argo bronzeo.
La torre di avvistamento che si innalza all’estremità di Capo Rama è divenuto il simbolo della riserva. Costruita per avvistare le imbarcazioni pirata e segnalarne la presenza attraverso i fani , la torre è stata recentemente sottoposta ad opere di salvaguardia che ne hanno preservato il fascino ed il valore storico e architettonico.
 
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