Bagni di Cefala’ Diana e Chiarastella

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La riserva copre l’estensione tra l’altura di Pizzo Chiarastella (658 m.), di origine carbonica e calcarea dolomitica, e l’area di pertinenza dei Bagni di Cefalà Diana. Questo edificio comprende la grande sala con i resti delle antiche vasche, di chiara impronta araba, che taluni studiosi fanno però risalire, nella fondazione originaria, all’età romana imperiale. Le acque termali bicarbonato – alcaline sgorgano, ad una temperatura di circa 35,8 °C, tra le altre sorgenti fredde che alimentano i fiumi Bagni e Mulinazzo. Da questa area si dipartono, infatti, una serie di valloni e torrenti che confluiscono, fino al mare, nel corso del fiume Milicia.
Si rilevano antichissimi insediamenti umani nelle grotte presenti sul versante sud-orientale del rilievo, fra cui la Buffa I e la Buffa II, dove sono state rinvenute sepolture con resti umani risalenti all’età del rame o eneolitica (3500-2000 a. C.).
Posto lungo l’antico vallone granario che congiungeva, già dall’era arcaica, la costa settentrionale e quella meridionale della Sicilia, il territorio della riserva si presenta caratterizzato prevalentemente dalla prateria steppica ad ampelodesma, in cui sono presenti anche l’asfodelina dorata, la scilla marina e l’asfodelo mediterraneo. Nella stagione fresca, risaltano anche altre specie erbacee associate all’ampelodesma, come il barboncino mediterraneo, il trifoglio bituminoso e la nepetella.
I versanti di Pizzo Chiarastella conservano, tuttavia, una consistente copertura a macchia mediterranea, costituita da olivo selvatico, euforbia arborea, ruta d’Aleppo, the siciliano, assenzio arbustivo, asparago spinoso, leccio, carrubbazzo, tamaro e ginestrella comune.
Sulle pareti rocciose calcaree crescono specie rupestri, alcune delle quali endemiche, come la finocchiella di Boccone, l’atamanta siciliana, l’issopo meridionale, il garofano rupestre, il cappero e il ciombolino siciliano. E’ possibile osservare anche alcune orchidee come l’ofride maggiore, la serapide maggiore e l’ofride gialla piccola.
I mammiferi più comuni sono il topo domestico e quello selvatico (Apodemus sylvaticus) , la volpe, il coniglio selvatico, la donnola ed il riccio. Fra i rettili, sono presenti la biscia dal collare, il biacco, la lucertola campestre ed il gongilo.
L’ornitofauna è costituita essenzialmente da passeriformi, fra cui la cappellaccia, la passera sarda, lo strillozzo, lo zigolo nero ed il saltimpalo. Presenti anche rapaci di minore dimensione come il gheppio ed il lanario.
 
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