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Palermo – Palermo ritrova un ”suo” artista dimenticato. Palazzo Sant’Elia ospita dal 28 ottobre la mostra antologica ”Vito Vaccaro. Un filo che si riannoda”, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo. L’esposizione propone circa 80 opere di questo pittore e scultore nato nel 1887 a Palermo, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Mario Rutelli, ricevendo i primi riconoscimenti, prima di trasferirsi a Milano nel 1920, quando entro’ a far parte della cerchia degli artisti milanesi, e dove opero’ fino al 1960, anno della sua scomparsa. Grazie all’impegno della figlia Gioietta, che ha ricostituito il patrimonio del padre, il pubblico palermitano potra’ rivisitare la vita e le opere di un artista molto apprezzato durante gli anni nella metropoli lombarda e del quale si erano perse le tracce.
La mostra, che restera’ aperta fino al 27 novembre, al terzo piano di palazzo Sant’Elia, e’ stata inaugurata dal presidente della Provincia Giovanni Avanti e dall’assessore alla cultura Pietro Vazzana, alla presenza della figlia di Vaccaro, Gioietta.
La mostra, che restera’ aperta fino al 27 novembre, al terzo piano di palazzo Sant’Elia, e’ stata inaugurata dal presidente della Provincia Giovanni Avanti e dall’assessore alla cultura Pietro Vazzana, alla presenza della figlia di Vaccaro, Gioietta.
Dopo la mostra di Giovanni Lentini nei mesi scorsi – sottolineano Avanti e Vazzana la Provincia riporta in città un altro artista palermitano affermatosi a Milano, per proporre allattenzione del pubblico e della critica le sue opere per troppo tempo dimenticate. Con questa esposizione lamministrazione riconferma il proprio impegno nella riscoperta e valorizzazione della grande arte siciliana.
Nella mostra di Palazzo SantElia vengono proposti disegni, bronzi di finezza plastica (Bimba col cerchio Lofferta) e opere pittoriche (oli su tela e su tavola di ritratti, figure, nudi, paesaggi, nature morte) che, con pennellate decise e ricchezza di controluce, restituiscono il sentimento e latmosfera del momento.
Legato alla matrice meridionale del verismo di fine ottocento, Vaccaro ha esposto più volte alla Reale Accademia braidense, alla Biennale di Venezia, allEsposizione Internazionale di Belle Arti di Roma , alle varie mostre Interprovinciali di Milano e ha realizzato molteplici personali.
Nella mostra di Palazzo SantElia vengono proposti disegni, bronzi di finezza plastica (Bimba col cerchio Lofferta) e opere pittoriche (oli su tela e su tavola di ritratti, figure, nudi, paesaggi, nature morte) che, con pennellate decise e ricchezza di controluce, restituiscono il sentimento e latmosfera del momento.
Legato alla matrice meridionale del verismo di fine ottocento, Vaccaro ha esposto più volte alla Reale Accademia braidense, alla Biennale di Venezia, allEsposizione Internazionale di Belle Arti di Roma , alle varie mostre Interprovinciali di Milano e ha realizzato molteplici personali.
La mostra resterà aperta a Palazzo SantElia (via Maqueda, 81) dal 28 ottobre al 27 novembre. Visite al pubblico gratuite da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.30; domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.00. Per informazioni: 091-6628290/8450.
nella foto: ”Lo Sperone” di Palermo, una delle opere di Vaccaro in mostra a Palazzo Sant’Elia