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Il Museo si trova in via San Giuseppe nei locali di Casa Pittà, su tre piani, restaurato a cura del Comune.
Il museo e dedicato alla cultura materiale del popolo contadino di Alia. Questo Museo nasce dall’esigenza culturale profonda di recuperare un’identità storica fondamentale che passa attraverso la tradizione, e che rischia di smarrirsi nel troppo diffuso rifiuto delle radici.
E’stato allestito dall’Istituto di Antropologia Culturale dell’Università di Palermo con l’intervento di studiosi delle più disparate discipline. Espone attrezzi ed utensili in uso nei secoli passati, necessari alla lavorazione del ferro, del grano, alla cura del bestiame, alle creazioni artigianali, alla lavorazione dei prodotti caseari.
Nel primo piano della casa sono esposti i prodotti del fabbro: sono esposti oggetti in ferro battuto, ferri, chiodi, zappe, coltelli, martelli, incudini, tenaglie e ricrea l’antico angolo di lavoro del fabbro.
Al secondo piano si possono vedere: brocche e vasellame, falci, borracce da lavoro, misure per liquidi e per solidi, oltre ad indumenti di lavoro originali.
Un’ altra ala del museo, all’interno del Palazzo dei Veterinari, è dedicata ai paramenti sacri ed alla ricostruzione di alcuni ambienti d’epoca.
Tel,:091 8210911 – sito internet www.comune.alia.pa.it
Orari: aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 – la Domenica dalle 10.00 alle 13.00.
Ticket: ingresso euro 2.00.
Come arrivare:
da Palermo e da Agrigento:
Scorrimento veloce PA-AG
uscita bivio Manganaro per S.S. 121 PA-CT;
da Catania:
Autostrada CT-PA, uscita Tre Monzelli, direzione Caltavuturo,
bivio Mandragiumenta – Alia.