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Da una pergamena custodita nel Tabulario della Cappella Palatina si apprende che nel lontano 1187 il sovrano Guglielmo II diede l’autorizzazione all’arcivescovo di Palermo di abbattere la cappella di Santa Maria Maddalena, adiacente alla vecchia cattedrale, per costruire il nuovo duomo e di edificarne una nuova in un luogo non molto lontano. La nuova cappella di S. Maria Maddalena venne costruita lì dove un tempo ricadeva la Galka, nome che deriva dall’arabo al-Halqah ovvero il recinto , molto vicina a Porta Nuova. Con la fusione della Galka al resto della città avvenuta negli anni, la chiesa si trovò inglobata nel quartiere militare di San Giacomo e oggi si trova all’interno della caserma del Comando Legione Carabinieri Sicilia e pertanto risulta non visibile dall’esterno. Nel corso dei secoli la Chiesa ha subito diverse trasformazioni. Nella prima metà del seicento furono aggiunti: il portale d’ingresso di gusto rinascimentale, la parte superiore del campanile e alcune acquasantiere. Successivamente furono sistemate due cappelle sul muro della facciata laterale. Fu nel 700, però, che la chiesa vide modificato il suo aspetto originario tanto da non percepire più la sua struttura normanna. Solo nel 1891 con il riconoscimento regio di monumento nazionale, la chiesa tornò ad essere oggetto di attenzioni da parte delle autorità competenti e vide allontanare così definitivamente il pericolo di essere demolita, rischio corso ben due volte nei secoli. A seguito di un intervento da parte dell’architetto Giuseppe Patricolo furono consolidate le parti pericolanti e la chiesa venne riportata alla sua struttura originaria.
La cappella di Santa Maria Maddalena è visitabile su richiesta.
Indirizzo: Palermo, via Vittorio Emanuele 475 (all’interno della “Caserma Bonsignore”)
Foto in evidenza Mario Michele Spina
*ENGLISH
From a parchment kept in the Tabula of the Palatine Chapel we learn that in 1187 the sovereign William II gave permission to the archbishop of Palermo to demolish the chapel of Saint Maria Maddalena, adjacent to the old cathedral, in order to build the new cathedral and to erect a new chapel in a place not far away.
The new chapel of St. Mary Magdalene was built there where once was the “Galka”, a name that derives from the Arabic word al-Halqah that is the “fence”, very close to Porta Nuova. With the merger of Galka to the rest of the city over the years, the church was incorporated into the military district of San Giacomo and today it is inside the barracks of the Legion Command Carabinieri Sicilia and therefore it is not visible from the outside. Over the centuries the Church has undergone several transformations. In the first half of the seventeenth century were added: the entrance portal of Renaissance style, the upper part of the bell tower, and some holy water stoups. Subsequently two chapels were placed on the wall of the lateral façade. It was in the 18th century, however, that the church underwent the transformation of its original appearance and it was changed so much that no longer its Norman structure could be perceived. Only in 1891, being recognized as a national monument by the royal acknowledgement, the church reverted to receiving greater attention on the part of the competent authorities and thus the danger of being demolished was permanently removed, a risk that was avoided twice over the centuries.
Following an intervention by the architect Giuseppe Patricolo the dangerous parts were consolidated and the church was restored to its original structure.
The chapel of Santa Maria Maddalena can be visited on request.
ADDRESS: Palermo,via Vittorio Emanuele 475 ( inside the “Bonsignore Barracks”)