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Il Palazzo del Marchese di Santa Croce e Trigona di Sant’Elia fu costruito sulle preesistenze di un palazzo cinque-seicentesco, assumendo l’attuale configurazione dopo il 1756 in seguito alla decisione di Giovanbattista Celestri e Grimaldi di Santa Croce di ampliarlo in direzione della “Strada Nuova”, l’odierna Via Maqueda. Recenti studi documentano la sostanziale partecipazione ai lavori da parte dell’Architetto Nicolò Anito, il quale era stato accreditato come possibile ideatore dell’Edificio. Nel 1759 Giovanbattista Cascione assunse la direzione del cantiere; sotto la sua guida, l’immobile diventerà uno degli edifici più imponenti di Palermo. Soggetto a ripetuti cambi di destinazione (fu sede del Senato), venne danneggiato dal violento terremoto del 1823. Nel 1829 al Senato succedette il Reale Istituto per l’incoraggiamento d’agricoltura, arti e manifatture; divenne poi sede dell’Amministrazione delle Ferrovie, e negli anni ’50, della scuola media “G. Verga”, per essere, infine, esposto al saccheggio. Nel 1984 l’Amministrazione Provinciale lo acquistò dai fratelli Lima. I lunghi lavori di restauro hanno permesso di ridare vita ad una tesoro tenuto nascosto per decenni. A Febbraio 2013 è stato concesso in uso alla Fondazione, che lo ha reso fruibile al grande pubblico.