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Fu costruita sulle antiche mura della città tra il 1154 e il 1160 da Majone di Bari, Grande Ammiraglio e Cancelliere di Guglielmo I che ne fece la cappella privata del suo palazzo. Nel 1182 Gugliemo II la donò ai monaci benedettini di Monreale che la tennero fino al 1787. L’aspetto odierno si deve al restauro svolto intorno al 1882 da Giuseppe Patricolo che la liberò da severe trasformazioni avvenute nei secoli. La chiesa presenta tre navate: quella centrale, di ampiezza doppia rispetto alle laterali, è separata da quest’ultime da colonne di spoglio ed è coperta da cupole emisferiche estradossate ben visibili dall’ esterno per il loro colore rosso. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera ogivale. Le pareti interne, spoglie ma di grande effetto, presentano negli angoli delle colonnine. Il pavimento invece in opus sectile, a tarsia marmorea, è stato realizzato con porfido egiziano e serpentino greco: materiali di spoglio del periodo romano.
La chiesa appartiene dal 1937 all’ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
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