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Le Grotte del Palazzo Benedettini; la Chiesa
Madre di Santa Fara con il pregevole paliotto
dellaltare maggiore in corallo, lapislazzuli e
onice del 700 e cripte; la Chiesa di San Giovanni
Battista e cripte; la Chiesa delle Anime
Sante che custodisce due pregevoli grandi
tele attribuite alla scuola dello Zoppo di Gangi, la
Torre Orsa e tonnara annessa, il Santuario
della Madonna del Furi, il Museo delle
carrozze e carretti, ingresso gratuito (free).
La chiesa Madre, risalente al 1676, è dedicata a Santa Fara, vergina benedettina e patrona del paese. Da vedere la pregevole “vara” barocca di autore ignoto ornato di statue di putti e santi, viene utilizzato in occasione della solenne processione della Patrona. Di grande interesse è il paliotto dell’altare maggiore in corallo, lapislazzuli e onice, di scuola trapanese del ‘700. Pregevoli anche i 15 misteri del rosario di scuola napoletana del ‘700 nel sottarco della cappella del Crocifisso.Ristorati dallo splendore dei marmi policroni della chiesa e percorse le scalinate del sagrato, ci immettiamo, da un portone laterale della chiesa, nelle settecentesche Cripte, una vera e propria necropoli che conteneva 15.000 salme, portate alla luce negli anni ottanta.