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La chiesetta dell’Annunziata fu fondata da Stefano Cornacchia “promaestro notaro del giudice della Regia Monarchia” nel 1655, nei pressi di Porta D’Ossuna; in origine era intitolata a Santo Stefano e fu ceduta ai Patri Trinitari perchè se ne servissero come noviziato.
In seguito, la chiesa di Santo Stefano fu ceduta alla Congregazione dei “maestri d’ascia” di San Giuseppe dei Falegnami, che la usarono fino a quando non venne danneggiata gravemente dal terremoto del 1 settembre 1726 e, rimasta in abbandono per qualche anno, si ridusse a rifugio di delinquenti e a stalla per animali.
I falegnami non potendola restaurare la cedettero ai “sacrestani maggiori” che eseguirono le opere di restauro e le cambiarono il nome con quello attuale di Maria SS. Annunziata. La Chiesa fu benedetta il 15 agosto del 1729.
Proprio accanto alla chiesa, in una nicchia, era stata dipinta l’immagine di Cristo sulla croce che un disperato giocatore oltraggiò tirandogli dei sassi. Dall’immagine colpita uscì subito sangue e questo episodio creò una grande popolarità e devozione verso quest’immagine.
Nel novembre del 1702, il Senato di Palermo concesse un pezzo di terreno a ridosso della chiesa dell’Annunziata, e costruita una nuova piccola chiesa, e fondata una nuova congregazione l’immagine vi fu trasferita per un migliore culto.
I bombardamenti del 1943 la distrussero, quasi completamente, rimase intatto solamente il piccolo campanile e, dopo il bombardamento, tutti gli arredi rimasti, comprese le pietre sacrileghe e la vera immagine del crocefisso furono conservate nell’antica chiesa vicina che ancora le conserva.