Esperienze Archivi - Pagina 49 di 66 - Informazioni turistiche della Città metropolitana di Palermo

Porta Felice

Sorge allo sbocco del corso Vittorio Emanuele sul Foro Italico, antica strada Colonna e poi Foro Borbonico. Intitolata a donna Felicia Orsini, moglie del Vicerè Colonna, venne fondata da questo governante nel 1582 per coronare con un ingresso monumentale la strada del Cassaro, da lui fatta prolungare dalla Chiesa di Portosalvo alla Marina; ma i lavori vennero […]

Porta dei Giardini

Il mercante di Bagdad Ibn Hawqual nell’ultimo quarto del X sec., nella sua descrizione di Palermo ci ha tramandato l’elenco delle porte che allora cingevano la città. Secondo il citato elenco in questo sito si apriva la bab ar riyàd, una porta araba aperta nel 950 dall’emiro Abù al Hasàn. Nell’epoca normanna disparve e riaffiorò […]

Porta Mazara

Faceva parte della cinta muraria medievale sudoccidentale della città e venne eretta nel periodo normanno in sostituzione di una preesistente porta araba, la Bab ibn Qurhub. Nel 1325 venne restaurata dalla famiglia degli Incisa, ma la sua funzione di porta cittadina si era esaurita già […]

Porta dei Greci

Prospetta lungo il Foro Italico, all’uscita dalla Piazza Kalsa; qui venne trasferita nel 1553, allorquando si abbattè una preesistente porta che si trovava in un altro luogo, sempre qui alla Kalsa. Nei pressi dell’attuale chiesa della “Gancia” vivevano, in altri tempi, molti greci e si nomava […]

Porte di Palermo

Ancora oggi sono riscontrabili nel centro storico di Palermo diverse porte della cinta muraria, più o meno fruibili. Esse sono: La Porta dei Giardini (Bab ar Riy^ad), tra le fondamenta del Palazzo Reale, in piazza della Vittoria, sotto le sale del Duca di Montalto, accessibile (a circa 7 mt. di profondità) dalla cuspide […]

Lu porru di San Petru

S’arricunta ca la mamma di S.Petru era avara abbramata, ‘un facia ilimosina mai, ‘un dava mai un granu. Ora ‘na jurnata stava munnannu li porri; ‘ncugna ‘na puviredda: – “Mi la fa la caritati, divutedda?” – “Tutti ccà hannu a veniri!…. – Pigghiàti ccà!” e cci detti ‘na sfogghia di porru. Lu Signuri si la […]

Alivaru

In molti quartieri e mercati rionali di Palermo, si vendono le olive condite (alivi cunzati), già esposte in bella mostra nei banchi di vendita. Particolarmente sono conosciuti i rivenditori del Capo, della Ballarò e della Vucciria. Questi ultimi, espongono e vendono prodotti affini molto legati alla cultura gastronomica palermitana.

Cuppularu

A Palermo, nelle strade vicino Piazza Rivoluzione, una volta chiamata la “Fieravecchia”, esistono ancora delle piccole fabbriche di coppole. Nella stessa zona, diversi rivenditori offrono coppole di tutte le forme e colori, e affini. La “strada di Porta di Termini”, che oggi si chiama Via Garibaldi, era uno degli ingressi della città per i “regnicoli” che […]

“Cafisaru”

Costruttori e venditori di cafisi, cioè, dei contenitori per misurare l’olio. A Palermo esiste ancora, nel quartiere dell’Albergheria, la via dei cafisari. “Per misurare lolio in Palermo facevasi uso […]

Pittori di carretti siciliani

“Carlo Magno, Gano, Orlando, Rinaldo, Angelica hanno popolato le sponde dei carretti siciliani, i cartelloni propaganda degli spettacoli serali dei teatrini, le lambrette e i carrettini di uso vario e la fantasia di noi meridionali attraverso i cunti e le farse raccontate, la sera, attorno alla tavola di ogni casa”. Diverse famiglie vivevano bene […]

Stazzunari

Gli stazzunari erano una maestranza, che lavorava l’argilla, molto attiva a Palermo. Essi davano il nome a diverse strade e vicoli della città antica. A ricordare gli “stazzuni“, le antiche fabbriche di vasellame, manufatti e recipienti di varie forme ma anche stoviglie da cucina in terracotta […]

Puparo

I primi pupari siciliani costruivano da sè i paladini; guerrieri cristiani e saraceni, angeli, cavalli, draghi e figure mitologiche rifacendosi particolarmente alle pitture dello “Steri”; copiarono lo stile delle armature, creando i modelli e cominciarono a creare elmi, spade, corazze che poi rivestivano; pupi a volte dall’aspetto fiero, spavaldo o burlesco. Nell’ Opera dei Pupi […]

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