Porta dei Greci

Read English version

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prospetta lungo il Foro Italico, all’uscita dalla Piazza Kalsa; qui venne trasferita nel 1553, allorquando si abbattè una preesistente porta che si trovava in un altro luogo, sempre qui alla Kalsa. Nei pressi  dell’attuale chiesa della “Gancia”  vivevano, in altri tempi, molti greci e si nomava “porta dei greci” l’accesso a questo quartiere; abbattuto il quartiere e la relativa porta il toponimo passò ad identificare l’attuale monumento. Peraltro, in ricordo dell’antico quartiere greco, esiste ancora, in via quattro aprile, un rudere, che è un tentativo del XVII secolo, di ricostruzione della chiesa di San Niccolò dei Greci, poi fallito.  
Sull’attuale Porta dei Greci si innalza il palazzo Forcella, poi passato ai De Seta; una eclettica realizzazione architettonica del 1832. Il grande portale di accesso della Porta dei Greci è in stile manieristico; vivacemente mosso da un raffinato impiego del bugnato. Sovrasta il tutto un leggero timpano, sul quale una volta, troneggiava l’aquila bicipite recante in petto l’insegna dell ‘imperatore Carlo V, poi trasferita nel prospetto dell’edificio del Monte di Pietà.
Ai lati del timpano, due piccoli bassorilievi che raffigurano dei greci armati in stato di riposo, ci ricordano il motivo del nome.
All’interno della porta è visibile la feritoia dove calava la “saracinesca” posta in difesa degli eventuali nemici assalitori.