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Le due tradizioni, la latina e la greco-bizantina, contribuiscono tanto a dare a queste solennità religiose e popolari il massimo della solennità. La “Grande e Santa Settimana” ha inizio con il canto che annuncia la resurrezione di Lazzaro: “Mire Mbrema”, che si esegue nei giorni che precedono la Domenica delle Palme, di casa in casa. La notte del giovedì santo, durante una mesta processione, i giovani di rito latino cantano il “Popule mee” (versetti in latino). Il venerdì santo, le solenni funzioni sono accompagnate da bellissimi canti, quali: il “Simeron Kremàte” e le “Lamentazioni”. Le funzioni del venerdi si concludono con la processione del Cristo morto. Nella notte del sabato santo si svolge la funzione del “Cristos Anèsti (Cristo è risorto); le note, da tutti conosciute, del canto che annuncia che Cristo è risorto, svegliano il paese che in massa partecipa alla Grande Veglia.