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PREMIO NAZIONALE PER LE SCIENZE ASTRONOMICHE
GIOVAN BATTISTA HODIERNA
GIOVAN BATTISTA HODIERNA
13-14 Aprile 2012 II EDIZIONE
Astronomia, bellezze naturali, tradizioni, antichi sapori
Roccapalumba, con lappellativo di Paese delle stelle, è diventata ormai un punto di riferimento per molti astrofili e scienziati di fama internazionale .
Linsigne astrofisica triestina, Margherita Hack, ha ricevuto la cittadinanza onoraria per i suoi indubbi meriti scientifici e per il forte sentimento di affetto che la lega a Roccapalumba. Ogni qualvolta ci onora della sua presenza, un pubblico sempre più attento e numeroso partecipa alle sue lezioni, ma principalmente gli interlocutori prescelti da Margherita sono i giovani e gli studenti. Lidentità della nostra cittadina, quale luogo deputato allo studio dellastronomia, è stata ancor più rafforzata con listituzione del CE.S.A.R. (Centro per gli Studi Astronomici roccapalumbesi) che insieme al Planetario costituisce il Parco astronomico. Ubicato in un contesto naturale privo di inquinamento luminoso, è un contenitore polivalente scientifico culturale che ospita periodicamente eventi di particolare interesse scientifico-culturale. Annualmente centinaia di scolaresche provenienti da tutte le province della nostra Isola ed altrettanti comitive di adulti si entusiasmano sempre più di fronte ai misteri del cosmo e allincredibile spettacolo che si presenta ai loro occhi. Il centro ospita la biblioteca specialistica e la mediateca che oltre ad essere strumenti idonei per la consultazione, sono principalmente preposte allo studio ed alla divulgazione delle nuove scoperte. Il telescopio, racchiuso allinterno della specola, invece consente al pubblico di sperimentare lapproccio straordinario con le meraviglie delluniverso: è facile osservare Marte, Giove, Saturno, i satelliti galileiani, la Luna , la nebulosa di Orione, la Via Lattea , gli ammassi aperti e chiusi, i pianeti extrasolari, gli Oggetti cometari e tanto altro ancora. Con lausilio dellEliografo, uno speciale filtro ottico inserito nel rifrattore, inoltre si possono facilmente avvistare le macchie e le protuberanze solari.
LElioplanetografo
è un apparto elettromeccanico che riproduce il Sistema Solare e simula i movimenti dei Pianeti orbitanti attorno al sole, le fasi lunari e le eclissi luni-solari; singolare è poter osservare la posizione dei pianeti nelle varie epoche andando a ritroso nel tempo di 5000 anni. Chiunque pertanto, può richiedere di ritrovare la posizione dei pianeti nel giorno della propria nascita.
è un apparto elettromeccanico che riproduce il Sistema Solare e simula i movimenti dei Pianeti orbitanti attorno al sole, le fasi lunari e le eclissi luni-solari; singolare è poter osservare la posizione dei pianeti nelle varie epoche andando a ritroso nel tempo di 5000 anni. Chiunque pertanto, può richiedere di ritrovare la posizione dei pianeti nel giorno della propria nascita. Il Planetario è un sofisticato strumento ottico-meccanico che permette la proiezione virtuale, su una cupola semisferica, delle migliaia di stelle e pianeti visibili ad occhio nudo da ogni parte del mondo. Il proiettore, simula inoltre i movimenti dei pianeti del Sistema solare, il moto di rotazione e di rivoluzione della Terra, proietta il piano delleclittica, la posizione dellasse terrestre, lalternarsi delle stagioni, dellalba e del tramonto, le principali costellazioni del cielo boreale e australe, le immagini dello Zodiaco, le precessioni degli equinozi. Lo spettatore viene assorbito immediatamente dal movimento dello spazio siderale con la percezione di navigare nellinfinito. La capienza è di circa 45 posti, le lezioni hanno la durata di circa 50 minuti.
LECCLESIA
Lungo la statale 121, sul pianoro nei pressi della stazione ferroviaria, si trovano le vestigia di una grande costruzione, lEcclesia, di cui rimane ancora visibile unintera parete di circa due metri ed il piedritto di un arco, forse a sostegno di una volta; la tecnica muraria, la presenza di materiale ceramico e di tegole che affiorano numerose dal terreno, suggeriscono lipotesi che si tratti di una basilica tardo-romana o bizantina.
ZONA ARCHEOLOGICA LE ROCCHE

Linsediamento archeologico sorge su uno dei tanti rilievi collinari posti a controllo delle fertili zone vallive lungo il corso del fiume Torto che nellantichità costituiva una importante via di accesso per le popolazioni dellentroterra, alla costa tirrenica. La presenza umana è attestata fin dal Neolitico e senza soluzione di continuità fino al periodo medioevale. Il materiale rinvenuto costituito da ceramiche preistoriche a decorazione impressa e dipinta, bicroma e tricroma, che per tipologia si avvicina alla cultura stentinelliana, utensili litici, di ossidiana e di osso, è custodito nel Museo regionale A. Salinas di Palermo. Qui si trova esposto anche un vaso dipinto tricromo alto circa 16 cm con un diametro di 27 cm . Ha vasca troncoconica e due piedi a piastra biforcata con base convessa. La decorazione è irregolare e dipinta; allesterno si trovano motivi rettilinei desinenti in triangoli e allinterno un motivo a croce e linee a raggiera, risalente al Neolitico Medio, V millennio a. C. Al periodo medioevale risalgono invece alcune abitazioni e capanne e forse i resti di una piccola torre circolare. Essa farebbe parte del Castello dei Fiaccati.
CASALE ROCCHE

Il casale addossato ad una delle suggestive rupi di cui è ricco il territorio, si trova inserito in un contesto naturale mozzafiato, ricco anche di insediamenti archeologici che vanno dalleneolitico fino al Medioevo. Qui il Gran Conte Ruggero si accampò con il suo esercito durante la conquista di Palermo e sul poggio di fronte fece erigere una torre di vedetta a protezione della Magna via Francigena che lui stesso fece costruire per la conquista di Palermo. Il casale, nella sua semplicità architettonica conserva nelle sue linee essenziali una certa armonia ed eleganza costruttiva. Vi si accede attraverso un ampio portale a tutto sesto in conci di pietra che immette in un vestibolo comunicante con la corte interna.
MULINO IDRAULICO FIACCATI
Inserito allinterno di un magnifico e incontaminato ambiente naturale, caratterizzato dalla presenza di spuntoni rocciosi e dalla macchia mediterranea, lintero complesso del mulino ad acqua a ruota idraulica orizzontale, venne costruito nel 1882 sugli argini del fiume Torto, ad opera di maestranze fiorentine, trasferitesi a Roccapalumba nel 1870 durante la costruzione della linea ferroviaria. Linterno spazioso ed arieggiato, scandito da ampi archi a tutto sesto, ospita due impianti molitori costituiti da due grandi macine in pietra. Nei locali sottostanti, dalle caratteristiche volte a botte in conci di pietra locale, sonno allocate le ruote orizzontali in ferro che, spinte dalla forza dellacqua del fiume, azionano le macine sovrastanti. Dallo spiazzo antistante si gode un magnifico panorama costituito dalle colline e dal suggestivo percorso del fiume Torto che lambisce lintera struttura. Previa prenotazione, è possibile degustare la tradizionale Zabbinata, tradizionale colazione agreste a base di ricotta calda, pane casereccio e tuma.
CHIESA MADRE

I MONUMENTI
Dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, la chiesa viene aperta al culto nel dicembre 1641 per volere di Donna Stefania Corsetto Ansalone principessa di Roccapalumba. Subisce nei secoli successivi ampliamenti e restauri. Il prospetto è caratterizzato dalla presenza della massiccia torre campanaria coronata da unelegante cupoletta. Linterno ad aula, conserva le linee e gli stilemi del primo settecento: lesene su alti plinti, scandiscono le cappelle e reggono una doppia cornice che corre per tutte le pareti; in alto le finestre strombate e le lesene percorrono lampia volta a botte del soffitto. La decorazione in stucco dellabside sono andate perdute probabilmente in seguito ai restauri successivi al sisma del marzo 1823. Le due teste di putti in stucco, rinvenute casualmente probabilmente facevano parte del ricco decoro dellabside. Laltare maggiore in marmi policromi, è sovrastato da una grande pala che raffigura i Santi titolari al Concilio di Gerusalemme, opera del pittore Ilderigo Panepinto datato 1844. A destra e a sinistra i simulacri ottocenteschi di Santa Lucia e della Madonna delle grazie. Degni di nota sono il seicentesco Crocifisso e il gruppo policromo di San Giuseppe col Bambino di scuola settecentesca collocati in alcune delle cappelle laterali. Due piccoli dipinti del 700 raffigurano la Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena e la Madonna di Loreto con San Francesco. La sacrestia vecchia conserva larchivio storico, lantica biblioteca, diversi paramenti sacri del 700 e dell800 di cui alcuni di fattura francese; il san Francesco di Paola del XVI secolo, in legno policromo, evidente espressione di arte popolare, un bambinello benedicente del XVIII secolo e la vergine Assunta della prima metà del XVII secolo. Degno di nota è il settecentesco Stipo monetario e lartistico ostensorio in argento del 1725 entrambi doni del Principe Moncada. Spettacolare risulta, in occasione della Settimana Santa, lestensione della grande Tila che ripropone la deposizione dalla croce.
GASTRONOMIA
Alla base delle specialità della tradizione gastronomica roccapalumbese vi sono i prodotti tipici locali quali ortaggi, frutta, verdure, formaggi e carni apprezzabili per la loro genuinità e freschezza.
E possibile degustare le pietanze presso i ristoranti/pizzerie locali apprezzati per la loro cortesia e competenza nellarte culinaria.
Ufficio Turistico (da lunedì a venerdì 9,00-13,30; 16,00-18,00)
Ufficio Tel./Fax 0918215523 0918215153
I nostri recapiti 3394262382 3393255368 3382788627 3809030781 3206262504