Mezzojuso

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Regione Sicilia
Provincia Palermo (PA)
Zona  Italia Insulare
Popolazione Residente
2.985 (M 1.429, F 1.556)
Densità per Kmq: 60,4
Superficie: 49,43 Kmq             
CAP 90030
Prefisso Telefonico 091
Denominazione Abitanti -mezzojusani o mezzojusari

Cenni storici             
La storia del Comune di Mezzojuso è sicuramente molto articolata e ricca di controversie, queste ultime originate in primo luogo dall’interpretazione etimologica del nome.
Diverse sono state le interpretazioni date dagli storici locali e non al nome di Mezzojuso: Manzil Yûsuf, Mensel Jusuf, Menzil Jusuf, ecc. ma, nonostante le varie alterazioni e deformazioni, l’origine araba del nome è accertata e variamente interpretata come: “abitazione”, “casale”, “villaggio”, mentre  Yûsuf,  in onore dell’emiro di Sicilia Abu al Fatah Yûsuf,  rimane sempre invariato e tradotto come Giuseppe.
Diverse, originariamente, furono le tesi sul primo insediamento umano e, quindi sulla prima formazione del centro abitato ma successivamente tutte le indicazioni storiche e i documenti d’archivio portarono ad una tesi avvalorata da più parti e cioè che  Menzil Jusuf  è quel casale che gli albanesi trovarono nel luogo in cui era stato costruito dagli arabi e che essi ripopolarono. L’esistenza del feudo di Mezzojuso prima dell’arrivo degli albanesi pertanto è storicamente accertata, infatti, dopo la dominazione musulmana del X secolo subentrarono i Normanni i quali costruirono una chiesa per ripristinare la religione cristiana e cancellare il ricordo dei musulmani. E’ accertato inoltre che Ruggero II nel 1132 donò i feudi di Mezzojuso e Scorciavacca col casale e i suoi abitanti al monastero di San Giovanni degli Eremiti di Palermo.
Il periodo compreso tra la fine del XIII secolo e la prima metà del XV secolo è il più oscuro per ciò che riguarda le notizie storiche del paese, pochi infatti sono i documenti a noi pervenuti. Da questi documenti si evince che il periodo in questione fu caratterizzato da un rapido spopolamento del feudo in seguito alla peste e alle guerre causate dal Vespro, tant’è vero che nel 1442, quando fu fatta la numerazione dei fuochi per la riscossione di una colletta, il feudo di Mezzojuso non fu preso in considerazione.  Durante questo periodo di spopolamento il feudo era abitato da pochi contadini e tutto gravava sulle spalle del Monastero di San Giovanni degli Eremiti, ecco perché era interesse del Monastero ripopolare il feudo. La fuga degli albanesi dalla loro patria, in seguito all’invasione turca, fu vista dai feudatari siciliani come una possibilità per ripopolare il feudo con una forza – lavoro notevole per i campi.   Gli albanesi, stanziatisi nel feudo di Mezzojuso, dopo qualche tempo, richiamarono le loro famiglie dall’Albania e cominciarono la ricostruzione di case, quartieri, altri edifici e di una chiesa.
Nel 1501 gli abitanti di Mezzojuso stipularono “le Capitolazioni” col Monastero di San Giovanni degli Eremiti e nel 1526 il feudo di Mezzojuso fu dato in enfiteusi alla famiglia Corvino fino al 1832, quando l’ultimo dei Corvino, Don Francesco Paolo Corvino Filangeri, morì senza lasciare eredi. Con la morte dell’ultimo dei Corvino decadde il principato conferito da Filippo IV a Don Blasco Corvino Sabea nel 1634 e si estinse inoltre la feudalità a Mezzojuso.
Mezzojuso è stato al centro di altre vicende storiche, come la rivolta contro i Borboni nel 1856 durante la quale venne fucilato Francesco Bentivegna, inoltre, nel 1860, Michelangelo Barone, cittadino di Mezzojuso fu una delle XIII vittime della piazza omonima di Palermo.
Altre vicende ancora hanno lasciato il loro ricordo nei monumenti e nelle lapidi votive, come ad esempio una lapide ove è segnata la sosta di Garibaldi in una casa del centro abitato.