Guida a Geraci Siculo

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Bevaio della SS. Trinità, fatto costruire dal marchese Simone Ventimiglia. Lungo 20 metri con due fontane laterali a piramide in pietra da taglio con quattro orifici che riversano le acque in eleganti coppe di arenario per indi riversarle nella vasca centrale. Sulla facciata di ciascuna piramide vi è uno stemma con tre striscie orizzontali e tre stelle raffiguranti sicuramente le tre contee normanne. Sul muro della vasca centrale, dentro una cornice di gesso, c’è lo stemma del nobile casato dei Ventimiglia.
 
Chiesa di S. Giacomo, si trova nei pressi del Castello. E’ ad una navata con due ampie cappelle laterali. In un pilastro si trova un affresco raffigurante S. Biagio benedicente databile al XIV seolo. Conserva la statua lignea di S. Giacomo attribuita ad ignoto scultore siciliano del XVI secolo; tela della conversione di S. Paolo e un crocifisso in legno di pioppo del 1300.
 
Chiesa Madre di S. Maria Maggiore, costruzione tardo medievale (seconda metà del XIV secolo) con facciata in conci di pietra e portale goticheggiante. Nella cripta è custodito un tesoro di arte sacra , in parte donato dai Ventimiglia. All’interno opere del Gagini.
 
Chiesa del Collegio di Maria, del 1738 con facciata in pietra marmorea. E’ ad una navata in stile barocco. Da segnalare una tela raffigurante la Madonna del Rosario e un Crocifisso ligneo del 600.
 
Chiesa di S. Giuliano, annessa al Monastero delle Benedettine ed è ad una navata. Esisteva prima del 1495 anno in cui cessò di essere parrocchia. Da segnalare una statua lignea raffigurante S. Lorenzo del 1492. S. Giovanni Evangelista (1764) e la tela di S. Benedetto (1834).
 
Chiesa di S. Maria La Porta, costruita nel 1496. E’ ad una navata a croce latina. Conserva un affresco bizantino raffigurante la madonna col bambino, una statua marmorea raffigurante la madonna della porta con il bambino attribuita a Domenico Gagini (1475), un polittico in marmo dipinto attribuito a Giuliano Mancino e Antonio Vanella (secolo XVI), un Crocifisso ligneo del XVII secolo attribuito alla scuola di Frate Umile Pintorno. Da segnalare il portale in marmo bianco di scuola gaginesca. (1496).
 
Chiesa di S. Bartolo, annessa all’ex Convento degli Agostiniani. Nel 1338 vi fu seppellito Francesco I Ventimiglia. Conserva la Statua lignea del santo patrono e un polittico del Gagini del XVI secolo.
 
Convento dei Padri Cappuccini: fatto costruire dal marchese di Geraci nel 1689. L’edificio si svolge a ferro di cavallo con al centro uno spazioso cortile. A sinistra c’è la chiesa settecentesca e a desta il refettorio con due affreschi settecenteschi raffiguranti l’ultima cena e la crocifissione. Al primo piano una miriade di piccole celle.
Interessanti sono le visite alla “falconiera” (mostra di rapaci vivi) sita in Largo Greco e al “museo di storia naturale” di Gaetano Parrivecchio sito in C.da S. Pieri. Su prenotazione è possibile assistere, tra i ruderi del castello, agli spettacoli dei falchi in simulazione di caccia. (Per informazioni e prenotazioni Tel. e fax 0921643607)
 
La natura
Scrigno della storia naturale delle Madonie, Geraci dispone di una risorsa naturale di inestimabile valore: le sorgenti di acqua oligominerali.
Il territorio di Geraci si presenta come un’isola appenninica in un contesto mediterraneo.
 
La foresta di agrifoglio, i boschi di faggio e le querce da sughero con i frassineti da cui si ricava la “manna”, alcune specie di orchidee selvatiche, gli ambienti umidi (alto valore scientifico), caratterizzano il patrimonio naturale e paesaggistico di Geraci.
Un vero e proprio archivio “botanico” di notevole valore scientifico all’interno del Parco delle Madonie.