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Stando ai dati della Soprintendenza del Mare i tesori sottomarini hanno portato in Sicilia, solo quest’anno, oltre cinquemila visitatori. Un numero di rilievo che getta nuova luce sul binomio mare e cultura, rendendolo punto di partenza per nuovi progetti.
Innovazione e collaborazione sono le parole chiave per investire su quelli che sono veri e propri musei sottomarini: la Sicilia vanta ben ventuno itinerari subacquei, ognuno con le sue peculiarità: per scoprirli è disponibile anche un’applicazione (scaricabile sia su dispositivi iOS che Android).
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Per la tutela di alcuni di questi sono stati realizzati sistemi di telecontrollo e telefruizione, mentre per gli altri sono state avviate collaborazioni con diving center autorizzati che consentono ai visitatori di immergersi in sicurezza tra anfore, colonne romane, resti di navi e di chiese bizantine.
Il sito più visitato è quello di Pantelleria che può contare su mille turisti ogni estate, a seguire Levanzo e Marzamemi. La soprintendenza del mare ha stipulato convenzioni con divers esperti, che diventano vere e proprie guide turistiche, con le bombole ad aria compressa respirabile invece che con le cartine turistiche.