Capo Gallo

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La Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo si estende verso ovest nella zona nord-occidentale di Palermo, fino a Punta Barcarello. E’ costituita dal Monte Gallo, di origine carbonatica, formatosi dal Mesozoico all’Eocene medio, che, terminando nel promontorio chiamato Capo Gallo separa i golfi di Mondello e Sferracavallo. La riserva può essere raggiunta da entrambe le località e costituisce un “unicum” con l’area marina protetta di Isola delle Femmine-Capo Gallo.
Capo Gallo si presenta ricco di cavità come la grotta Bianca, la grotta Scura, la grotta dei Caprai, la grotta delle Vitelle, la grotta Impisu, la grotta Caramula e la grotta Regina. Quest’ultima risulta particolarmente interessante presentando iscrizioni risalenti al VI sec. a.C. e al II sec. d.C. che testimoniano l’utilizzo della cavità come santuario rupestre punico.
La costa è caratterizzata da trottoir a vermeti, biostrutture tipiche del Mar Mediterraneo, costituite dai gusci calcarei di molluschi. Sul litorale roccioso si osservano il finocchio di mare e diverse specie di limonium tra cui il limonio di Boccone e l’endemico limonio di Palermo, specie molto rara esclusiva di Capo Gallo e Monte Pellegrino.
Sul versante settentrionale del promontorio è presente una macchia mediterranea con palma nana, lentisco, cappero, euforbia arborea e del Bivona, erica, mirto, cespugli di timo, sommacco siciliano, asparago spinoso, alaterno, ruta d’Aleppo, orniello, olivastro e varie specie di Cistus. In alcune aree è presente il leccio, a ricordare l’antica foresta mediterranea sempreverde che un tempo dominava quest’area.
Sull’arido versante meridionale  domina l’ampelodesma, sostituito, nelle zone più basse, dal penniseto allungato, una graminacea nordafricana introdotta nell’Orto botanico di Palermo e diffusasi spontaneamente in tutta la provincia; sono presenti la ginestra spinosa o sparzio, il camedrio ed esemplari di fico d’India.
Presenti rare specie endemiche come il fiordaliso di Ucria, l’erba perla mediterranea, la ginestra di Gasparrini, la speronella emarginata, la camomilla del Monte Gallo, lo sparviere del Monte Gallo e l’orchidea Ophrys panormitana.
Nella riserva nidificano vari fringillidi, le cince, il merlo, il passero solitario, l’occhiocotto e il colombaccio, vi svernano il luì piccolo e il pettirosso ed è possibile osservare, nel periodo di passo, numerose specie in transito come la cicogna bianca, il gruccione, il falco pecchiaiolo e il cuculo. Sono presenti anche numerosi rapaci stanziali come il falco pellegrino, la poiana, il gheppio, l’allocco e il barbagianni.
Fra i mammiferi è necessario citare l’endemico toporagno siciliano, il topo domestico e il topolino selvatico, il coniglio selvatico e la volpe. Fra i rettili sono presenti la lucertola campestre, la lucertola siciliana, il ramarro occidentale, il gongilo, detto comunemente “tiro”, e il biacco.
Per la sua significativa la presenza, il rospo smeraldino (Bufo viridis) è stato scelto come simbolo della Riserva.
E’ importante ricordare, inoltre, la presenza di piccoli crostacei, veri e propri fossili viventi: il Branchipus schaefferi e il Chirocephalus diaphanus.