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Inaugurazione 20 luglio 2019 ore 18.00 Sezione di Arte Sacra, Museo Civico Castelbuono (PA)
Così la curatrice Angela Sottile scrive sulla mostra: Il territorio delle Madonie è caratterizzato da mirabili bellezze naturalistiche e dal fascino dei suoi centri abitati, dislocati tra i monti e il mare e permeati di storia e tradizione. Il patrimonio artistico conservato nelle chiese, nei palazzi e nelle strade di questi centri è immenso e prezioso ed è testimonianza di una storia lunga e indivisibile che ha forgiato uomini e tradizioni, opere e saperi. Nel 1937 la storica dellarte Maria Accascina organizza la prima mostra di Arte Sacra delle Madonie, mettendo per la prima volta a confronto opere darte e oggetti darte decorativa come unica espressione di una vitalità creativa che nelle Madonie ha trovato ampia affermazione. Certamente grande impulso alla produzione artistica in territorio madonita è legato alla presenza di una committenza ricca e allavanguardia, prima fra tutte quella dei Ventimiglia, conti e poi marchesi di Geraci e principi di Castelbuono, una delle famiglie più influenti della Sicilia medievale e rinascimentale. Insediatisi a Geraci nel XIII secolo, i Ventimiglia trasferirono la corte a Castelbuono nel 1454, nellomonimo castello che oggi ospita il Museo Civico. La storia di questi due centri, Castelbuono e Geraci, vicini geograficamente e per vissuto storico, permette di immaginare un percorso congiunto espletato attraverso la collaborazione tra la principale Istituzione museale castelbuonese e il Museo Ecclesiastico Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo, nellobiettivo di costruzione di un momento di approfondimento sulla storia comune dei due centri abitati, delineata attraverso la ricca produzione di suppellettili liturgiche, di cui grande testimonianza si trova allinterno dei due Musei. Due collezioni, quella di Castelbuono e di Geraci che per la prima volta si incontrano e si intrecciano in un percorso congiunto arricchito dalle preziose suppellettili della Matrice Nuova di Castelbuono. Ori, argenti, opere darte decorativa che sono preziosa e deliziosa immagine di una fede viva e tangibile e di unarte raffinata prestata alla devozione in cui la luce è essenza materializzata, manifestazione materica del divino, luogo intangibile dellAssoluto. «Lux Vera» è Cristo nel prologo del Vangelo di Giovanni, la Vera Luce, «quella che illumina tutti». Proprio la luce è elemento conduttore di questo progetto espositivo, riflessa dalle superfici metalliche di ostensori, reliquiari e calici e riverberata come anima viva, incorruttibile, che scorre tra le forme sbalzate e cesellate, in un patrimonio artistico quanto mai ricco e vario che copre un arco temporale molto ampio dal bellissimo ostensorio/reliquiario di Piro di Martino da Pisa, del XIV secolo, agli elaborati reliquiari e ostensori del XVIII secolo. Luce, simbolo, devozione, storia, narrazione saranno le parole chiave, con particolare attenzione ai caratteri duso liturgico passati e in uso e al legame con gli aspetti rituali della devozione cittadina come per le due mazze, quella comunale conservata al Museo Civico di Castelbuono e quella capitolare conservata al Museo Ecclesiastico di Geraci.
La ricca collezione di Arte Sacra del Museo Civico, custodita nei locali del secondo piano del Castello dei Ventimiglia, e proveniente proprio dal patrimonio liturgico dellattigua Cappella Palatina dedicata a SantAnna, ospiterà i beni provenienti da Geraci e quelli della Madrice Nuova di Castelbuono in un percorso congiunto sviluppato allinterno delle teche espositive dellallestimento permanente e guidato da approfondimenti testuali, grafici e multimediali. Il percorso espositivo è completato infine da un focus tematico dedicato alle cappelle ventimigliane di SantAnna che hanno ospitato nel corso della storia la preziosa reliquia del Sacro Teschio: la prima cappella, ovvero la chiesetta di SantAnna, costruita entro le mura castellane di Geraci, la seconda, corrispondente allambiente a sezione quadrata del secondo piano del castello dei Ventimiglia di Castelbuono, e la terza e ultima, ovvero la cappella tardo-seicentesca decorata con gli stucchi dei Serpotta su fondo in oro zecchino, ubicata nel secondo piano dello stesso castello.
Il Museo Civico offre ai cittadini di Castelbuono e di Geraci il biglietto dentrata scontato a Euro 2,00 per lintero periodo espositivo della mostra.