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A promuovere questo importante evento è il Collettivo Neuma in collaborazione con l’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con il patrocinio del Polo Museale Regionale dArte Moderna e contemporanea di Palermo.
L’esposizione propone anche in questo comune delle Madonie strumenti di rilevamento, quali sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici, riproduzioni di vulcani in scala ridotta e gli ultrasuoni dellEtna, forniti per loccasione dallINGV di Catania, Palermo e Gibilmanna.
Una vera occasione per far conoscere al pubblico, attraverso le immagini, il lavoro grafico prodotto da questi strumenti durante diverse fasi d’indagine a seconda degli scopi specifici.
A muoversi con agilità dall’astrazione alla figurazione, rappresentando anche i fenomeni naturali e la loro rappresentazione grafica registrata dagli strumenti di rilevamento, sono le 20 opere degli artisti del Collettivo: 5 sculture di Giacomo Bertolino; 5 tele di Marco Favata; 8 tele di Massimiliano Scuderi; un’installazione di fotografie e una stampa fotografica di Michele Di Donato.
«”Vision of the earth” promuove e diffonde una coscienza estesa dell’immaginazione scientifica e artistica spiega la curatrice e presidente del Collettivo Neuma, Fabiola Di Maggio – dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra sono non solo delle innovazioni tecnologiche ma diventano dei media che interagiscano, informando e ispirando l’arte, in un meccanismo circolare che la cultura visuale contemporanea ha il compito di rendere visibile.
La prospettiva artistica sismografica e vulcanologica viene qui rappresentata da pitture, sculture e fotografie che rievocano, mediante creazioni e composizioni astratte e figurative, un immaginario noto a tutti, rielaborato dalle visioni dartista con la conseguente resa di immagini che confondono la realtà, la sua rappresentazione e la relativa immaginazione».
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