Read English version
Domenica 23 giugno dalle 18 a mezzanotte: appuntamento con le visite serali al Real Teatro Bellini di Palermo, insieme agli operatori culturali Terradamare.
Circondati dalle memorie del teatro più antico di Palermo, si assisterà alle visite, dalla platea al palco Reale, nel racconto delle trasformazioni del sito architettonico e dei 350 anni
del Teatro di piazza Bellini, tra San Cataldo e la Chiesa della Martorana.
Un’imponente riformulazione che riporterà alla memoria di questo spazio personaggi come Donizetti, Eleonora Duse, Gabriele D’Annunzio e Vincenzo Bellini.
Tre teatri inglobati in unico spazio, tra gli abiti della sartoria teatrale Pipi e la suggestione di un luogo dalla potente forza culturale.
IL REAL TEATRO BELLINI è incastonato tra i gioielli dell’arte arabo normanna, nella scenografica Piazza Bellini, tra le storie dei dolci delle suore di Santa Caterina e dei marmi siciliani.
E la sua stessa storia si muove nella somma, in effetti, di diverse evoluzioni, dalla sua origine come Travaglino, nel periodo seicentesco, un piccolo magaseno dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia, fino ai diversi ampliamenti, per divenire il fastoso Teatro Carolino, in onore dei sovrani borboni e, infine, nel periodo post risorgimentale diventare il teatro dedicato al celebre compositore catanese. L’incendio che l’ha devastato non ha cancellato la traccia di uno degli edifici teatrali più antichi in Italia, in cui le maggiori opere teatrali furono realizzate, in cui le celebri Eleonora Duse, Sarah Bernahrdt e Gabriele D’annunzio varcarono la porta dell’edificio. Ma la storia del Teatro Bellini, si rinnova, si inserisce in altri binari narrativi, dove poter mostrare non solo uno dei monumenti più rappresentativi della città, ma una sinergia artistica che ne riveli le attuali potenzialità culturali.
Circondati dalle memorie del teatro più antico di Palermo, si assisterà alle visite, dalla platea al palco Reale, nel racconto delle trasformazioni del sito architettonico e dei 350 anni
del Teatro di piazza Bellini, tra San Cataldo e la Chiesa della Martorana.
Un’imponente riformulazione che riporterà alla memoria di questo spazio personaggi come Donizetti, Eleonora Duse, Gabriele D’Annunzio e Vincenzo Bellini.
Tre teatri inglobati in unico spazio, tra gli abiti della sartoria teatrale Pipi e la suggestione di un luogo dalla potente forza culturale.
IL REAL TEATRO BELLINI è incastonato tra i gioielli dell’arte arabo normanna, nella scenografica Piazza Bellini, tra le storie dei dolci delle suore di Santa Caterina e dei marmi siciliani.
E la sua stessa storia si muove nella somma, in effetti, di diverse evoluzioni, dalla sua origine come Travaglino, nel periodo seicentesco, un piccolo magaseno dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia, fino ai diversi ampliamenti, per divenire il fastoso Teatro Carolino, in onore dei sovrani borboni e, infine, nel periodo post risorgimentale diventare il teatro dedicato al celebre compositore catanese. L’incendio che l’ha devastato non ha cancellato la traccia di uno degli edifici teatrali più antichi in Italia, in cui le maggiori opere teatrali furono realizzate, in cui le celebri Eleonora Duse, Sarah Bernahrdt e Gabriele D’annunzio varcarono la porta dell’edificio. Ma la storia del Teatro Bellini, si rinnova, si inserisce in altri binari narrativi, dove poter mostrare non solo uno dei monumenti più rappresentativi della città, ma una sinergia artistica che ne riveli le attuali potenzialità culturali.
CENNI STORICI
Il suo primo nome fu Teatro Travaglino dal nome di una maschera palermitana, sorto nel 1676, sorgeva nella stessa area dove si trovava la casa dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia.
Nel 1726 i Marchesi sacrificarono parte del loro palazzo per costruire un classico teatro alla italiana e venne chiamato teatro di S. Lucia.
Nel 1.800 venne ulteriormente ingrandito, rifinito e decorato, oltrepassando lattuale vicolo Bellini e inglobando alcune case limitrofe del Marchese Bellaroto, riuscendo, così, ad ospitare 700 spettatori.
Nel 1809 fu inaugurato come Teatro Carolino, in onore del Re Ferdinando e Maria Carolina. Tra i più importanti teatri di lirica, vi furono realizzate opere di Mozart, Rossini, Donizzetti e Bellini.
Dal 1860 diviene il Real teatro Bellini, un periodo ulteriormente felice per il teatro.
Nel 1963 è il Teatro Stabile città di Palermo, in cui l’attore e regista Franco Parenti dà vita a spettacoli di notevole spessore. IL 16 Marzo 1964, durante una rappresentazione, a causa di un faretto troppo vicino al sipario, fu irrimediabilmente danneggiato da un incendio.
Il suo primo nome fu Teatro Travaglino dal nome di una maschera palermitana, sorto nel 1676, sorgeva nella stessa area dove si trovava la casa dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia.
Nel 1726 i Marchesi sacrificarono parte del loro palazzo per costruire un classico teatro alla italiana e venne chiamato teatro di S. Lucia.
Nel 1.800 venne ulteriormente ingrandito, rifinito e decorato, oltrepassando lattuale vicolo Bellini e inglobando alcune case limitrofe del Marchese Bellaroto, riuscendo, così, ad ospitare 700 spettatori.
Nel 1809 fu inaugurato come Teatro Carolino, in onore del Re Ferdinando e Maria Carolina. Tra i più importanti teatri di lirica, vi furono realizzate opere di Mozart, Rossini, Donizzetti e Bellini.
Dal 1860 diviene il Real teatro Bellini, un periodo ulteriormente felice per il teatro.
Nel 1963 è il Teatro Stabile città di Palermo, in cui l’attore e regista Franco Parenti dà vita a spettacoli di notevole spessore. IL 16 Marzo 1964, durante una rappresentazione, a causa di un faretto troppo vicino al sipario, fu irrimediabilmente danneggiato da un incendio.
TERRADAMARE soc.coop.a.r.l. – via Nunzio Nasi 18 – Palermo
Piazza Bellini, 7 – Palermo.
Ticket: 5
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 320.7672134