Palermo – Cibo e turismo smart: “Foody”, la vera cucina locale a portata di viaggiatore

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Sbarca anche in Sicilia “Foody”, la piattaforma di turismo enogastronomico che consente a chiunque di proporre ai cosiddetti food travellers esperienze mangerecce a contatto con i local.
 

La Sicilia infatti è stata inserita tra le dieci regioni selezionate in termini di attrattività turistica e cultura enogastronomica. “L’idea – spiega Elena Bisio co-founder di Foody assieme a Michele Arleo, Simone Campinoti e Rishabh Jain su lasicilia.it – era creare una piattaforma in cui le persone del posto potessero offrire esperienze enogastronomiche ai viaggiatori. Non proponiamo guide turistiche, proponiamo relazioni con le persone”.

In pratica, Foody è la versione enogastronomica di Airbnb: infatti invece di offrire un posto dove dormire, il portale offre ai viaggiatori attività enogastronomiche. A Palermo, ad esempio, si può scegliere di fare un street food tour tra panelle e sfincioni, a Modica scopire i segreti della lavorazione del cioccolato, o salire sull’Etna per partecipare ad una vendemmia.

Chi vuole proporre la propria esperienza food, deve registrarsi su https://www.foodyexperience.com, creare un profilo personale e presentare, anche con foto, la propria attività enogastronomica, specificando la propria disponibilità e il prezzo. L’idea viene esaminata e, se interessante, entra a far parte della lista delle attività. A quel punto il viaggiatore a caccia di “esperienze”, prenota l’attività e paga on line all’host.

Per stare su Foody non si paga, ma c’è un costo del servizio del 22% che viene applicato per il 10% al viaggiatore che prenota e per il restante 12% all’host secondo il modello utilizzato da altre piattaforme come, per esempio, proprio Airbnb.


Sito – Pagina Facebook

Quella siciliana è una cucina ricca sapori, profumi, spezie e prodotti d’eccellenza. Visitare la Sicilia significa preparsi ad affrontare un viaggio attraverso il gusto della gastronomia tradizionale, caratterizzata da infinite prelibatezze.

A stimolare l’appetito dei viaggiatori arriva “Foody”, una piattaforma che consente ai visitatori di provare l’esperienza di gustare i piatti della tradizionale locale a casa dei “cooker”, la gente locale.

“Foody” è la prima piattaforma che mette in comunicazione i turisti con i cuochi locali: non solo cuochi di professione, ma anche tutti quegli amanti della cucina che hanno voglia di invitare a casa i viaggiatori per una vera foody experience.

Attraverso la piattaforma i turisti hanno la possibilità di scegliere gli eventi proposti e anche di partecipare alla preparazione del piatto, un’esperienza unica nel suo genere per chi vuole immergersi nelle tradizioni più veraci del posto.

Nata per gioco dall’idea di Elena Bisio, Michele Arleo, Simone Campinoti e Rishabh Jain, “Foody” nasce proprio per rispondere all’esigenza culinarie del turista, portandolo a scoprire i sapori della citta direttamente a casa.

La piattaforma è stata selezionata tra più di seicento startup, arrivando tra le venti finaliste davanti a Riccardo Donadon e al management di H-Farm.

“Foody” è alla ricerca di cuochi professionisti, per passione o chiunque voglia lanciarsi in questa sfida culinaria. Per proporre un’esperienza, diventando un “host”, basta registrarsi al sito, creare un profilo personale e presentare la propria attività enogastronomica, specificando la disponibilità e il prezzo.

L’idea viene esaminata e, se interessante, entra a far parte della lista delle attività.