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Origini epoca sveva
Col beneplacito del sovrano Federico II di Svevia, l’Ordine dei frati predicatori giunge in Sicilia, nella fattispecie a Palermo, mentre San Domenico è ancora attivo e ha appena costituito l’ordine in Francia nel 1216 -1220. . Nel 1217 i primi frati sono ospitati inizialmente dall’ Ordine Teutonico della Magione fondato da religiosi tedeschi, quindi ben visti agli occhi dell’Imperatore. Riparano brevemente nell’ex monastero delle suore basiliane presso la primitiva chiesa di San Domenico.
Sotto la direzione dell’ordine, nella sede del Cassaro è istituito il monastero femminile di Santa Caterina, grazie agli ingenti lasciti di Benvenuta Mastrangelo, della madre Palma e del marito di quest’ultima Guglielmo di Santa Floria sui terreni ove sorgeva il palazzo di Giorgio Antiocheno ammiraglio del re Ruggero II d’Altavilla.
1310 – 1312, Il testamento di Benvenuta Mastrangelo prevede l’area per l’edificazione del nuovo edificio comprendente la primitiva chiesa di San Matteo al Cassaro e la Chiesa di Santo Stefano, le rendite dei beni di Palermo, Salemi, Sciacca e Trapani necessarie per la realizzazione. Dispone il proprio monumento funebre nella primitiva «Cappella di Sant’Orsola» della Chiesa di San Domenico e il futuro trasferimento dello stesso nell’erigenda chiesa del Monastero di Santa Caterina.
Epoca aragonese
1407, Il re Martino I di Sicilia constatato il generale rilassamento dei costumi e dell’osservanza delle regole dell’Ordine, modifica lo statuto prevedendo due nuovi
responsabili in affiancamento alla badessa che rispondono direttamente al Capitolo della Cattedrale e ai giurati del Senato Palermitano.
1532, L’istituzione perde col tempo la caratteristica peculiare d’assistenza rivolta alle classi femminili più deboli e svantaggiate quali le semplici donne meretrici, rivolgendosi
in modo marcato alla clausura delle classi nobiliari, pertanto è previsto l’ingrandimento della struttura che prevede l’incorporazione della primitiva chiesa di San Matteo.[6]
Epoca spagnola
XVII secolo seconda metà circa, Realizzazione della cupola opera di Francesco Ferrigno.
1566 – 1596, La ricostruzione avviene per opera della madre priora suor Maria del Carretto. Il progetto architettonico per molto tempo è stato attribuito all’architetto Giorgio di Faccio, studi più recenti dimostrano il coinvolgimento di architetti e costruttori quali il fiorentino Francesco Camilliani e il milanese Antonio Muttone, artisti già impegnati per la nuova rimodulazione di piazza Pretoria
1596 24 novembre, La nuova chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto è inaugurata nel giorno della ricorrenza della Santa Titolare.
1664 16 marzo, Solenne consacrazione da parte dell’arcivescovo Pietro Martinez y Rubio, regnante Filippo IV di Spagna (Filippo III di Sicilia) rappresentato dal viceré di Sicilia Francesco Caetani duca di Sermoneta.
1863, Realizzazione del coro.Durante i moti del 1820 – 1821, della Rivoluzione siciliana del 1848, della Rivolta della Gancia, dell’Insurrezione di Palermo del 1860 e
della Rivolta del sette e mezzo del 1866 subì notevoli danni causa i bombardamenti dei Borboni, se ne vedono ancora le ferite sulle pareti che si affacciano sulla direttrice
del Cassaro.
2014, Incuria e disinteresse hanno determinato pericolosi cedimenti e distacchi dalle superfici esterne del monumento che hanno dettato urgenti interventi di consolidamento e restauro. Dal luglio 2014 il Monastero di Santa Caterina non accoglie più le monache dell’Ordine Domenicano e l’intera struttura, seppur di proprietà del Ministero dell’Interno dipartimento del patrimonio Fondo Edifici di Culto, è affidata alla Curia palermitana.