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Da sabato 12 aprile apre al pubblico il percorso esterno della cupola della chiesa del SS. Salvatore di Palermo. Il percorso è fruibile due volte al giorno, alle 11 ed alle 16, con un biglietto di 2,50, per un numero max di 25 persone a volta. Laltezza della cupola permette una visione a 360° della città di Palermo dal mare a Monreale. E’ possibile riconoscere ed ammirare i più importanti monumenti cittadini dalla Cattedrale al Palazzo Reale, dal Teatro Massimo al Monte Pellegrino, insieme a tutte le cupole delle più importanti chiese del centro storico.
Liniziativa si deve al processo di valorizzazione voluto dalla Curia arcivescovile di Palermo, da monsignore Tulipano, che ha in carico la Chiesa del SS. Salvatore, e dallAssociazione Amici dei Musei Siciliani, che da dicembre gestisce lingresso turistico del monumento. La Chiesa si inserisce allinterno del percorso Via del Sacro promosso dal Museo Diocesano di Palermo che coinvolge numerose chiese ed oratori della città. Il primo nucleo di fondazione della chiesa insieme al convento di clausura di suore basiliane risale al 1071, edificato da Roberto il Guiscardo in epoca normanna.
Dellantico monastero, del quale come vuole la tradizione è stata badessa la regina Costanza dAltavilla, ultima erede della dinastia normanna e futura madre dellimperatore Federico II, non resta più nulla. Bombardato quasi del tutto nel 1943, i resti furono inglobati in un moderno edificio che oggi ospita una scuola. Si dice sia appartenuta a questordine monastico anche Santa Rosalia, patrona della città. Uniscrizione bilingue in greco e latino ricorda il ritrovamento del libro della Santa allinterno della chiesa.
Nel 1682 le monache, nellintento di possedere una chiesa che si affacciasse sulla strada principale della città, decisero di farsene costruire una nuova. Affidarono il progetto allarchitetto Paolo Amato, il quale realizzò una struttura a pianta ellittica con due cappelle laterali.
Nel 1943 i bombardamenti della seconda guerra mondiale portarono al crollo parziale della cupola e di alcune parti degli altari. Nel 1959 larchitetto Franco Minissi, riadattò la chiesa in Auditorium. Durante il nuovo allestimento al fine di risolvere il problema delleco e della coda sonora fu spostato lasse prospettico dal verso longitudinale a quello trasversale. Molti gli elementi decorativi: gli affreschi della volta della cupola con Lapoteosi di San Basilio, affreschi del vestibolo dingresso raffiguranti La predica di San Basilio (parete destra), La guarigione del bambino malato (parete sinistra), affreschi delle quattro virtù Fortezza, Prudenza, Temperanza e Giustizia nelle vele della volta del vestibolo realizzate intorno al 1763 da Vito DAnna. E ancora lAgnello mistico, cupolino dell ex altare maggiore opera di Filippo Tancredi del 1705; la Crocifissione e gruppo marmoreo raffigurante la Maddalena, San Michele arcangelo e San Gaetano; Incoronazione di Santa Rosalia, tela dellattuale altare maggiore opera del romano Cedri del 1725.
Liniziativa si deve al processo di valorizzazione voluto dalla Curia arcivescovile di Palermo, da monsignore Tulipano, che ha in carico la Chiesa del SS. Salvatore, e dallAssociazione Amici dei Musei Siciliani, che da dicembre gestisce lingresso turistico del monumento. La Chiesa si inserisce allinterno del percorso Via del Sacro promosso dal Museo Diocesano di Palermo che coinvolge numerose chiese ed oratori della città. Il primo nucleo di fondazione della chiesa insieme al convento di clausura di suore basiliane risale al 1071, edificato da Roberto il Guiscardo in epoca normanna.
Dellantico monastero, del quale come vuole la tradizione è stata badessa la regina Costanza dAltavilla, ultima erede della dinastia normanna e futura madre dellimperatore Federico II, non resta più nulla. Bombardato quasi del tutto nel 1943, i resti furono inglobati in un moderno edificio che oggi ospita una scuola. Si dice sia appartenuta a questordine monastico anche Santa Rosalia, patrona della città. Uniscrizione bilingue in greco e latino ricorda il ritrovamento del libro della Santa allinterno della chiesa.
Nel 1682 le monache, nellintento di possedere una chiesa che si affacciasse sulla strada principale della città, decisero di farsene costruire una nuova. Affidarono il progetto allarchitetto Paolo Amato, il quale realizzò una struttura a pianta ellittica con due cappelle laterali.
Nel 1943 i bombardamenti della seconda guerra mondiale portarono al crollo parziale della cupola e di alcune parti degli altari. Nel 1959 larchitetto Franco Minissi, riadattò la chiesa in Auditorium. Durante il nuovo allestimento al fine di risolvere il problema delleco e della coda sonora fu spostato lasse prospettico dal verso longitudinale a quello trasversale. Molti gli elementi decorativi: gli affreschi della volta della cupola con Lapoteosi di San Basilio, affreschi del vestibolo dingresso raffiguranti La predica di San Basilio (parete destra), La guarigione del bambino malato (parete sinistra), affreschi delle quattro virtù Fortezza, Prudenza, Temperanza e Giustizia nelle vele della volta del vestibolo realizzate intorno al 1763 da Vito DAnna. E ancora lAgnello mistico, cupolino dell ex altare maggiore opera di Filippo Tancredi del 1705; la Crocifissione e gruppo marmoreo raffigurante la Maddalena, San Michele arcangelo e San Gaetano; Incoronazione di Santa Rosalia, tela dellattuale altare maggiore opera del romano Cedri del 1725.