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Articolato esempio di Casa Museo, Palazzo Mirto è il risultato di numerose trasformazioni che si sono succedute nei secoli.
I Filangeri, estintisi nel ramo maschile nella prima metà dell’800, si unirono nel titolo ai Lanza e abitarono il Palazzo fino al 1982, quando lo donarono, per volontà testamentaria, alla Regione Siciliana per la pubblica fruizione. Nel tempo l’edificio ha subito adattamenti al gusto dell’epoca, con un intervento caratterizzante concluso nel 1793. Il prospetto sulla via Lungarini, ritmato da possenti balconi che evidenziano forme e decorazioni tardo barocche ne è espressione come pure, all’interno, gli apparati pittorici dei saloni firmati dallartista napoletano Elia Interguglielmi e da Giuseppe Velasco. Sul portale d’accesso della via Merlo è il fastigio araldico con la croce e i nove campanelli della famiglia Filangieri. All’interno, al piano nobile, l’enfilade dei saloni, la scenografica fontana rocaille e gli apparati pittorici, serici e lignei. Il Palazzo possiede opere di elevato valore artistico, evidenziando aspetti socio-antropologici tipici del sistema abitativo dell’aristocrazia dei sec. XVIII e XIX. Dalle scuderie alle cucine, dai saloni di rappresentanza e da ballo fino alle sale da pranzo, dai salottini per il gioco e per la musica a quelli per la vita privata, il Palazzo mantiene inalterata la lettura degli arredi, dei tessuti e delle collezioni, dalle porcellane (Meissen in particolare) alle maioliche, alle cineserie, ai dipinti, al mobilio, agli orologi, ai vetri, agli antichi strumenti musicali, per citare soltanto alcune delle raccolte che coprono un arco temporale che va dal ‘500 all’ ‘800. Gli ambienti segnano il passaggio dal Barocco, attraverso il Rococò, fino al Neoclassicismo. Il salottino alla cinese offre una testimonianza rara di questa particolare tendenza del gusto che trovò grande diffusione nelle corti e presso l’aristocrazia europea. Gli ambienti del secondo piano mostrano invece la dimensione più intima e privata della famiglia, seppur in alcuni ambienti grandiosi e solenni, con una raffinata presenza di arredi Luigi XVI, Impero, Restaurazione, Carlo X e Luigi Filippo e le collezioni tra le più varie che contemplano i ventagli, le armi (in particolare lo spadone per la decapitazione) e le raffinatissime porcellane orientali e occidentali con rari volumi a stampa raccolti nelle due biblioteche (fonte – casa museo palazzo Mirto (facebook)
A fine example of a house museum, Palazzo Mirto is the result of numerous transformations over the centuries. The Filangeri family, whose male line died out in the first half of the 19th century, took over the title from the Lanza family and lived in the palace until 1982, when they donated it, by testamentary will, to the Region of Sicily for public use. Over time, the building was adapted to the tastes of the time, with a renovation completed in 1793. The façade on Via Lungarini, punctuated by imposing balconies highlighting late baroque forms and decorations, is an expression of this, as are the interior paintings in the halls by Neapolitan artist Elia Interguglielmi and Giuseppe Velasco. On the entrance portal from Via Merlo is the heraldic pediment with the cross and nine bells of the Filangieri family. Inside, on the main floor, you can see the enfilade of halls, the spectacular rocaille fountain and the pictorial, silk and wooden decorations. The palace has works of great artistic value, highlighting socio-anthropological aspects typical of the aristocratic life in the 18th and 19th centuries. From the stables to the kitchens, from the reception halls and ballrooms to the dining rooms, from the lounges for games and music to those for private life, the palace maintains a style of the furnishings, fabrics and collections, porcelain (Meissen in particular), majolica, chinoiserie, paintings, furniture, clocks, glassware and antique musical instruments, you can also appreciate some collections that cover a period of time from the 16th to the 19th century. The rooms mark the transition from Baroque, through Rococo, to Neoclassicism. The “Chinese style” sitting room is a rare example of this particular style, which was very popular in the royal courts and among the European aristocracy. The rooms on the second floor, on the other hand, show the most intimate and private dimensions of the family, albeit in some grandiose and solemn settings, with a refined presence of Louis XVI, Empire, Restoration, Charles X and Louis Philippe furnishings and the most varied collections including fans, weapons (in particular the broadsword for decapitation) and the very refined oriental and western porcelain with rare printed volumes collected in the two libraries (source – palazzo Mirto house museum). (facebook)
Address: Palermo – Via Merlo, 2
Contacts: tel. 091 7783343