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Il Palazzo Francavilla ha il suo ingresso sulla via Ruggiero Settimo e si affaccia su Piazza Verdi di fronte al teatro Massimo. Sorto nel 1783 nella campagna palermitana come dimora del non nobile Ignazio Barone, ha due specifiche particolarità: di avere beneficiato dellampliamento urbanistico della città effettuato nel 1778 e di essere stato acquistato nel 1801 da Saverio Oneto e Gravina Duca di Sperlinga, nobile aristocratico del tempo, vicinissimo al re Borbone di Napoli, che per motivi di salute era stato costretto a lasciare il suo palazzo di città e a trasferirsi in campagna, al di là di Porta Maqueda.
Il Duca di Sperlinga non volendo rinunziare al lusso a cui era abituato, chiamò tra gli altri Giuseppe Velasco, Giuseppe Patania e Natale Carta ad affrescare i salotti di tramontana, che furono arredati con i più importanti mobili della sua vecchia abitazione cittadina. La modesta costruzione di campagna fu così trasformata in palazzo nobiliare degno di gareggiare con quelli che si trovavano nella città.
La corte russa (anni 1845-1846) e numerosi esponenti della nobiltà e della cultura europea, attratti dal clima e dalla bellezza della città, amavano soggiornare nella Palermo Felicissima dellOttocento.
Luigi Majorca e Mortillaro Conte di Francavilla erede dei Duchi di Sperlinga, nel 1893, per rifare la facciata del palazzo e dare la definitiva disposizione degli interni, chiamò Ernesto Basile già noto per aver collaborato con il padre G. Battista Filippo alla costruzione del Teatro Massimo. Il grande architetto ed altri valenti artisti, che con lui collaborarono, non si fecero sfuggire loccasione di dimostrare al colto e ricco committente il valore della loro professionalità.
Il Basile, oltre alla facciata e ai due grandi atri, disegnò i mobili della sala dingresso e le vetrine dove sono esposti i vestiti delle dame e dei nobiluomini della famiglia. Arredò anche la galleria dipinta da Giuseppe Enea, esempio di uno dei più bei floreali del Liberty palermitano.
Le volte dei salotti ad angolo furono affrescate da Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni e Giuseppe Enea che erano considerati gli artisti più in vista del periodo. Ma latmosfera degli ultimi Gattopardi siciliani si rivive entrando nella biblioteca Majorchiana disegnata dal Basile. I volumi ivi raccolti recano gli ex libris dove sono incise le armi dei Duchi di Sperlinga e dei Marchesi di Villarena. Più della metà dei volumi sono di argomento siciliano, molti dei quali provengono dalla biblioteca del grande storico Vincenzo Mortillaro.
Gli attuali proprietari amano dire che lamore per larte è leredità più importante che hanno ricevuto dai propri avi i cui volti scolpiti da Benedetto Civiletti e Mario Rutelli impreziosiscono le pareti della sala dei Medaglioni del Palazzo.
La grande opportunità che viene offerta a chi ha loccasione di visitare il piano nobile di questa importante dimora storica è quella di respirare sia latmosfera culturale che si viveva a Palermo nel settecento, che quella vissuta nel periodo Liberty.
Biblioteca
Disegnata dallarchitetto Ernesto Basile, principale interprete del Liberty palermitano, ed eseguita dalla Ditta Miccoli per Ducrot, la biblioteca Majorchiana presenta al suo interno una molteplicità di libri antichi, divisi in sezioni, la maggior parte dei quali di argomento siciliano
Serra
La serra, realizzata dal pittore Giuseppe Enea, è stata di recente restaurata e presenta una copiosa serie di raffigurazioni di flora mediterranea tale da creare un vero e proprio giardino dinverno.
Indirizzo: via Ruggiero Settimo 8
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*ENGLISH
Palazzo Francavilla has its entrance on Via Ruggiero Settimo and overlooks Piazza Verdi in front of Teatro Massimo. Built in 1783, in that part of Palermo which was once the countryside of the town, as the home of the non-noble Ignazio Barone. The Palazzo has two specific characteristics: it benefited from the urban expansion of the city carried out in 1778 and was purchased in 1801 by Saverio Oneto and Gravina Duca di Sperlinga, an aristocratic nobleman of the time, very close to King Bourbon of Naples, who for health reasons had been forced to leave his city palace and move to the countryside, beyond Porta Maqueda. The Duke of Sperlinga did not want to give up the luxury he was used to, so he called among other artists Giuseppe Velasco, Giuseppe Patania and Natale Carta to fresco the salons of the north, which were furnished with the most important furniture of his old town house. The modest country building was thus transformed into a noble palace, worth competing with those which were in the city.
The Russian court (1845-1846) and numerous exponents of European nobility and culture, attracted by the climate and the beauty of the city, loved to stay in the “Palermo Felicissima” of the nineteenth century.
In 1893, Luigi Majorca and Mortillaro Count of Francavilla, heir of the Dukes of Sperlinga, wanted to redo the facade of the building and give the final layout of the interior, so they called Ernesto Basile already known for having worked with his father G. Battista Filippo to build Teatro Massimo. The great architect and other talented artists, who collaborated with him, did not miss the opportunity to prove to the educated and rich client the value of their professionalism.
In addition to the facade and the two large halls, Basile designed the furniture of the entrance hall and the showcases which display the clothes of the ladies and noblemen of the family. He also decorated the gallery painted by Giuseppe Enea, an example of one of the most beautiful floral Palermitan Liberty decorations.
The vaults of the corner living rooms were frescoed by Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni and Giuseppe Enea who were considered the most prominent artists of the period. But the atmosphere of the last Sicilian Gattopardi is relived on entering the Majorchiana library designed by Basile. The volumes collected there bear the ex libris where the weapons of the Dukes of Sperlinga and the Marquises of Villarena are engraved. More than half of the volumes are Sicilian subject, many of which come from the library of the great historian Vincenzo Mortillaro.
The current owners are fond of saying that love for art is the most important legacy they received from their ancestors whose faces sculpted by Benedetto Civiletti and Mario Rutelli embellish the walls of the Hall of the Palace Medallions.
The great opportunity that is offered to those who have the chance to visit the main noble floor of this important historic Palazzo is to breathe both the cultural atmosphere in the Palermitan eighteenth century and the breeze of the Liberty trend.
Library
Designed by the architect Ernesto Basile, the main interpreter of the Liberty in Palermo, and carried out by the company Miccoli for Ducrot, the Majorchiana library houses within it a multiplicity of old books, divided into sections, most of them of Sicilian topic.
Greenhouse
The greenhouse, created by the painter Giuseppe Enea, has recently been restored and has a copious series of Mediterranean flora representations as to create a real “winter garden”.
Address: via Ruggiero Settimo 8
Contacts: tel and
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