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Il Museo Mandralisca, noto per una ricca pinacoteca che possiede il celeberrimo “ritratto di ignoto” di Antonello da Messina, è stato costituito per legato testamentario del Barone Enrico Pirajno di Mandralisca.
Famosa la collezione malacologica e anche un’interessante sezione archeologica.
I reperti sono in buona parte provenienti dagli scavi condotti dallo stesso Mandralisca nella contrada “Diana” a Lipari, il cui reperto più significativo è il cratere del venditore di tonno, un grande vaso a figure rosse con la rappresentazione di una vivace scena di vita quotidiana. Nel vaso è stato raffigurato un vecchio ed ossuto pescivendolo che sta per tagliare la porzione di tonno richiesta dal cliente. Questa opera di un valente artigiano-artista del IV secolo dà il nome allo stesso sconosciuto artigiano ed è ascrivibile a fabbrica protosiceliota.
Non meno importante, è la raccolta di vasi sicelioti ed italioti tra cui la Iekane del pittore di Cefalù (320 – 300 a.C.) con scena di gineceo ravvivati da abbondanti resti di policromia.
La collezione comprende inoltre una serie di terracotte figurate, lucerne e, per quanto riguarda la numismatica, numerose monete che rappresentano quasi tutte le zecche attive in Sicilia.
Contatti e sito web
tel:0921.421547; fax: 0921 421547; e-mail:info@museomandralisca.it; web:www.fondazionemandralisca.it.