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Questo monumento ha una sua storia alquanto singolare.
La statua che raffigura San Gaetano da Thiene (nato a Vicenza nel 1480, morto a Napoli nel 1547 e canonizzato nel 1671) fu commissionata dai Padri Teatini, per onorare il loro santo fondatore, allo scultore Giacomo Pennino, nel 1730.
I Teatini chiesero allo scultore Pennino di riadattare un preesistente basamento che era stato progettato dall’arch. Paolo Amato, realizzato dallo scultore G.B.Ragusa, per sostenere il monumento dedicato a Filippo V che si trovava nella Piazzetta della Dogana, vicino la Porta della Doganella, davanti alla Chiesa di Santa Maria della Catena.
Questo monumento al Re di Spagna era stato spostato e conservato nei vicini magazzini della Zecca, quando al governo spagnolo, nel 1720, era subentrato, per un breve periodo, il governo Sabaudo.
I Padri Teatini chiesero l’inutilizzato piedistallo, l’ottennero e con la suddetta statua di San Gaetano lo posero ad angolo del loro convento, proprio in Via dell’Università dove, però, recava intralcio al traffico delle carrozze che proprio lì transitavano numerose.
Nel 1867 il Comune pensò di rimuoverlo, e dopo essere stato conservato, per un breve tempo, presso il Museo Nazionale, verso la fine dell’ottocento fu posto dove attualmente si trova, vicino la Chiesa di San Gaetano da Thiene a Brancaccio.
L’edificio fatiscente che si trova alle sue spalle è uno degli antichi mulini per il sale che punteggiavano, una volta, la felice Conca d’oro.