Monumento a Ruggero Settimo

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Il monumento, che è situato proprio davanti il principale ingresso del Teatro Politeama Garibaldi, dà il nome alla piazza più volgarmente conosciuta come Piazza Politeama. La statua di Ruggero Settimo è opera dello scultore Benedetto De Lisi  che la scolpì nel 1865. Fu sistemata  al centro della piazza a lui intitolata su progetto dell’Arch. G. Damiani Almejda. Realizzata in marmo bianco di Carrara e delimitata da una cancellata in ferro fu inaugurata solennemente il 12 gennaio 1865 dal prefetto della città, marchese Gualterio, alla presenza delle massime autorità cittadine, dell’equipaggio della regia fregata Tancredi, degli alunni del Collegio della Marina e di quelli dell’Istituto Agrario di Villa Castelnuovo. Ruggero Settimo nato il 19 maggio 1778 fu ammiraglio, politico e ministro del Regno delle Due Sicilie ed è ancora oggi considerato un “Padre della Patria Siciliana”,  sopratutto per le sue altissime qualità morali e patriottiche. La sua tenacia e il suo impegno verso le realtà della politica siciliana di quegli anni non sono stati mai dimenticati dai palermitani di ieri e di oggi che gli hanno dedicato una strada, una piazza, e questo monumento. Purtroppo, recentemente,la ringhiera artistica che protegge il monumento stesso è stata vandalizzata, ma, oggi tutto è stato risistemato e restaurato. Le date che sono riportate sui lati del piedistallo ricordano i momenti più significativi della vita di R. Settimo: 1812, fu ministro della Guerra e della Marina borbonica; 1820 fu membro della Giunta provvisoria di tranquillità e sicurezza; 1848 fu capo del Governo rivoluzionario antiborbonico e inaugurò il nuovo Parlamento Siciliano il 25 marzo del medesimo anno nella Chiesa di San Domenico, dove fu acclamato presidente del Regno e “Padre della Patria”. Morì a Malta il 2 maggio 1863. Da Malta una nave da guerra traportò le sue spoglie a Palermo che vennero tumulate nella Chiesa Pantheon della città: un grande monumento scolpito da Domenico Costantino e Salvatore Valenti ne celebra la memoria.