Monreale – Castellaccio

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 Sulla morbida vetta del  monte Caputo (766 mt s.l.m.), rigoglioso monte che circonda la Conca D’oro, si eleva la mole di un antico castello turrito.
Sul fronte occidentale vi sono quattro torri di difesa e sul fronte orientale una torre difensiva e un torrione d’accesso.
L’edificio è lungo circa 80 mt. e largo circa 30 mt. Pochissime le aperture all’esterno: qualche feritoia, alcune strette finestre e due vie d’accesso. Al castello si perviene attraverso una trazzera che s’inerpica attorno al monte suddetto.
L’esterno si presenta in modo solenne; costruito con alte mura dello spessore di 1,50 mt. in blocchi di calcare sovrapposti, leggermente squadrati nella parte a vista. Recentemente le mura sono state risistemate e in parte ricostruite.
L’interno, diviso in due settori, oggi malmessi, conta diversi locali, qualche volta senza copertura.
 La parte monastica conserva ancora le mura perimetrali della cappella triabsidata e una grande cisterna sotterranea che raccoglie l’acqua piovana. Uno spazio attiguo alla cappella, quasi sicuramente, fu il chiostro, con al centro un pozzo.
Dal “castellaccio”, così detto, la vista si allarga gradevolmente sulle vallate circostanti, su Palermo e su Monreale, e particolarmente sull’Abbazia di San Martino delle Scale. Quindi, vista  la struttura dell’edificio, si può pensare che la primaria destinazione fu quella difensivo-militare.
In seguito e per tanti secoli fu utilizzato dai monaci benedettini di San Martino delle Scale, per la loro difesa e come eventuale romitaggio, viste le continue rappresaglie saracene cui era succube il monastero.
Oggi la struttura è sede del C.A.S. Club Alpino Siciliano che ne cura le mura e lo custodisce, utilizzandolo qualche volta per le proprie attività.