Mercato della Vucciria: Piazza Caracciolo e strade adiacenti.

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Il mercato di Piazza Caracciolo, che comprende Via dei Maccheronai e strade adiacenti, viene chiamato “Vucciria” dal francese “Boucherie”; è nato come mercato di “grascia” della foglia e della carne.
Era situato (prima del taglio di via Roma) presso l’antico macello e relativo mercato degli animali che si trovava vicino piazza Sant’Onofrio, allora concomitante con l’odierna Piazza Venezia.
Nell’ultimo secolo, vista la vicinanza con il Mercato Ittico, è stato conosciuto come luogo di vendita del pesce che esposto su balate di marmo, ha suscitato il detto che “i balati da vucciria non asciucanu mai”.
Oggi, purtroppo, la “Vucciria” soffre una certa decadenza e ricorda solo lontanamente il periodo della sua maggiore luce, quando Guttuso ne faceva il soggetto della sua magnifica opera.
llluminato anche in pieno giorno da grandi lampade, per farne risaltare la vantata freschezza, il pesce costituisce un grande polo di attrazione del mercato.
I siciliani ne sanno potenziare il sapore con il semplice salmoriglio, al contrario degli anglosassoni che in genere fanno di tutto per mascherarne il sapore con salse complicate. Il pesce, che nei poemi omerici viene menzionato solo come disperata alternativa alla carne, era un piatto prelibato già per Archestrato di Gela che dal suo sapore, diceva di saper distinguere in quale stagione e in quale fondale era stato pescato.
Il mercato era anticamente collegato con la Cala attraverso la Via dei Cassari e la Porta del Carbone nei pressi della quale si trovava nel XVI sec. la bottega dei Gagini ed in un altro momento storico i depositi dei fratelli Florio. I Florio, una grande famiglia di imprenditori originari della Calabria, avevano qui la loro sede; vi era anche, in Via Materassai, la Farmacia Artibali, il cui proprietario era un loro parente.
La Farmacia Artibali è stata una delle più conosciute ed apprezzate farmacie della città.
Nel 1510 prima, e poi nel 1557 dopo una rovinosa inondazione, la piazza Caracciolo ebbe una sua prima sistemazione. Nel 1783 fu ingrandita e furono costruite le loggie per la esposizione della merce delle quali ancora si vedono alcuni porticati.
Sempre alla Vucciria, in Via Argenteria scendendo a destra si trovano la piazza del Garraffo e la piazza Garraffello e si perviene attraverso la via Materassai alla via G.Meli e alla Parrocchia del quartiere (Santa Maria la Nova), ricca di opere d’arte rinascimentali e barocche.
Tutte queste antiche strade sino a qualche decennio addietro erano ricche di vita; un pullulare di gente, di commercianti e di tradizioni che identificavano la “Vucciria” come il mercato più famoso di Palermo.
Si può arrivare alla Vucciria attraverso la Via Roma e da Piazza San Domenico scendendo “la scinnuta di Maccarrunara”, la strada dove in tutto il secolo scorso si stendevano ad asciugare i maccheroni che vi si producevano.
Nei dintorni, particolarmente interessanti da percorrere e visitare, sono: il Vicolo della Rosa Bianca e la Chiesa di Sant’Eulalia (già territorio spagnolo), la Piazza del Garraffo con la sua decorazione marmorea, il Vicolo dei Travicelli e la Via dei Bambinai (dove si producevano statuette di cera), la “Taverna Azzurra” e la “Trattoria Shangai”(soggetto di molte riprese cinematografiche).
  • English
Vucciria Market, extending on Via dei Maccheronai and adjacent streets, is located in Piazza Caracciolo and  is called from the French “Boucherie” (butcher’s shop).
In the last centuries, due to its proximity to the Fish Market, it was mostly known as a place to sell fish .
Today, unfortunately, Vucciria Market suffers from a sort of decadence and reminds us only remotely of its greater glory period, when Guttuso made it the subject of one of his magnificent paintings.
 
 
The market was formerly connected to the Cala through Via dei Cassari and Porta Carbone near that “Door” the workshop of the Gaginis was located in the sixteenth century and in another historical moment there were the deposits of the Florio brothers too. The Florio family, a large family of entrepreneurs from Calabria, had their headquarters here; there was also, on Via Materassai, the Artibali Pharmacy, whose owner was a relative of the Florios’.
The Artibali Pharmacy was one of the most known and appreciated pharmacies in the city . In 1510, first and then in 1557 after a ruinous flood, Piazza Caracciolo was firstly arranged. In 1783 the galleries were built for the display of the goods and some porches are still visible.,
Also in Vucciria, on Via Argenteria going down to the right are the Piazza del Garraffo and Piazza Garraffello and then you come through Materassai Street to Via G. Meli and the Parish of the neighborhood (Santa Maria la Nova), rich in Reinassance and Baroque works of art.
All these ancient roads until a few decades ago were full of life, a swarm of people, traders and traditions that conceived the “Vucciria” as the most famous market in Palermo.
You can get to the Vucciria through Via Roma and from Piazza San Domenico going
down “la scinnuta di maccarrunara”, the road where in the last centuries they spread
pasta out to dry the macaroons that were produced there.
Particularly interesting surroundings to visit are: “The alley of the white rose” and the Church of Sant’Eulalia (formerly Spanish territory), Piazza del Garraffo with its marble decorations, “The alley of the travicelli” and “the Via dei Bambinai” (where they produced wax statues), thetaverna azzurra” and “the Shangai trattoria“(subject of many cinematographic shots).