Loggiato di San Bartolomeo

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L’attuale Loggiato San Bartolomeo, in Corso Vittorio Emanuele, a pochi metri dalla monumentale Porta Felice, era in orgine parte integrante di un ospedale, edificato nella prima metà del XIV secolo, dalla confraternita di San Bartolomeo, al fine di assistere i malati incurabili. L’ospedale, attiguo alla Chiesa di San Nicolò alla Kalsa, era collegato a questa da una porta attraverso la quale i cappellani si recavano a dare conforto e sacramenti agli infermi incurabili. Nel 1581, con l’apertura del cosidetto “Cassaro morto”, voluta dal Vicerè Marcantonio Colonna, l’ospedale venne staccato dalla vecchia Parrocchia di San Nicolò che per il passaggio di questa nuova arteria perse uno dei suoi antichi campanili.
 Il terrremoto del 1823 danneggiò l’antica chiesa di San Nicolò, che venne demolita, e con la costruzione, tra il 1859 e il 1861 della Piazza Santo Spirito mutò l’immagine dei luoghi.
Nella piazza venne sistemata una fontana scolpita da Ignazio Marabitti per il Palazzo Aiutamicristo con al centro un cavallo marino contornato da puttini e palme. Nel 1826 l’ospedale venne destinato a “Conservatorio per gli infanti esposti” e nella facciata sul Cassaro fu installata la “Ruota degli esposti”.  
Il San Bartolomeo assunse quindi la denominazione di “Conservatorio di Santo Spirito”, per cui , popolarmente a Palermo, gli orfani erano detti “i figli dello Spirito Santo”
Nel 1907 l’edificio, in parte, fu adibito ad “Asilo degli emigranti” per ospitare tutti coloro che partivano per le Americhe. Il 9 maggio del 1943 dell’antico ospedale rimase solamente il seicentesco loggiato a due ordini, con prospetto sul Foro  Italico. 
 Tel. 091 6123832
 
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