L’Etna in eruzione

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Avevamo già superato parecchi banchi di neve ed il freddo era fortissimo quando arrivammo all’estremità di questo terribile antico cratere che ha tre miglia di diametro. In questo spazio si sono formate tre escrescenze e dalla bocca di quella mediana, più alta delle altre, esalano in eterno i vapori di questo fuoco perpetuo. Per tutta la vita conserverò l’impressione provata nell’avvicinarmi al sito maestoso, che sembra proscritto agli umani, e interamente consacrato alle divinità infernali… . Questo luogo, infine, mi sembrò una sorta di santuario e il bagliore che ci illuminava, il fuoco originario che, più antico del mondo, ha dato ad esso il movimento, i vapori d’incendio che si levano dal cratere erano la sola luce che misteriosamente rischiarava questo spazio senza fine. Quando fummo al centro della piattaforma, il fuoco si mutò in un torrente di fumo. La luna, che allora sorgeva, animò il luogo e ne cambiò l’aspetto in un altro del tutto differente, ma non meno terribile.

H. Swinburne
Travels in the two Sicilies in the Years 1777-1780, 1783-1785