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Nei primi anni del XX secolo per volere della famiglia Florio nacque il Trianon. Un elegante spazio allaperto che nella sua originale struttura lignea, di allora, ospitava giocolieri, canzonettiste, comico-macchiettisti e quanto offriva il teatro di varietà di allora. Il pubblico scelto cominciò presto a snobbarlo e lentamente, questo teatro, cominciò il suo inesorabile declino.
Negli anni trenta e quaranta sopragiunta la nuova gestione di Giovanni Papale conosce un importante successo ed una nuova conformazione architettonica di gusto fascista. Il teatro ospiterà i più grandi nomi dellavanspettacolo e della Rivista: Totò, Macario, Wanda Osiris, Dapporto, Taranto e tanti altri che con le loro compagnie deliziarono le famiglie palermitane.
Nei decenni che seguirono tante compagnie di giro (Fanfulla e Trottolino) e formazioni locali composti da tanti attori palermitani tra i quali: Nino Terzo, Enzo Andronico, Ugo Bonardi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia divertirono il pubblico di Palermo.
Papale amò questo teatro che gestiva insieme ad un piccolo negozio di elettrodomestici, famoso in tutta la città, soprattutto per la diffusione dei primi televisori.
Forse la televisione, forse altri teatri che andavano nascendo in città causarono la fine dellavanspettacolo e la chiusura del Trianon. Il Trianon che con la sua facciatina fascista si affaccia in via Scarlatti oggi non ha più il palcoscenico perché è stato abbattuto per dare più spazio al grande posteggio che è sorto dentro le mura del teatro. Al Comm. Papale e anche a tanti dimenticati attori e cantanti che hanno rallegrato le serate di tante famiglie, forse, la città dovrebbe essere grata dedicando loro qualche strada della parte nuova della città.