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Caratteristiche Organolettiche
La Susina Sanacore è una varietà autoctona, non presente sul territorio nazionale, coltivata in modo promiscuo e tradizionale, e a conduzione familiare. La sua esigua produzione riesce ad alimentare un importante mercato di nicchia nellambito del palermitano.
I produttori da qualche tempo sono riuniti in un presidio Slow Food che si propone la tutela e la salvaguardia delle susine, in particolare delle Sanacore e delle Ariddo di Core. Inoltre, grazie al presidio, si sta cercando di sviluppare la produzione di marmellate e conserve, nonché di susine candite e incartate.
VARIETA’ DI SUSINE BIANCHE DI MONREALE:
La denominazione esatta del prodotto è “Susine Bianche di Monreale ” ed è rappresentata da due varietà, Sanacore e Ariddo di Core:
Sanacore – Il frutto è molto aromatico ed ha un sapore tipico varietale. Il nome probabilmente è legato al piacere – fino al cuore- che questo frutto conferisce a chi lo gusta: è come se contemporaneamente portasse gioia al palato e al sentimento. La credenza popolare gli attribuisce poteri medicamentosi per le malattie di cuore. Il colore della buccia è bianco-giallastro e la maturazione è molto graduale dalla fine di giugno ai primissimi di agosto man mano si passa dalle zone basse a quelle più alte.
Ariddo di Core Come da intervista all’agronoma Marilù Monte, con “Core” viene evocata la mitologia greca e probabilmente voleva essere un omaggio alla Dea Core (Proserpina), il cui ritorno sulla terra, a seguito del rapimento ad opera di Plutone, sanciva l’arrivo della primavera e con essa il soffio creatore dell’abbondanza e della fertilità. E’ di pezzatura piccola, con buccia bianco-giallastra e con epoca di maturazione che inizia nella prima decade di agosto. Molto zuccherine e profumate, le susine venivano incartate da mani femminili in fogli di carta velina, formando dei salamini con dieci frutti circa, ben chiusi e legati. In questo modo, appesi al fresco, i frutti, pur raggrinzendosi, mantenevano intatti sapore e profumo sino alle feste di Natale.
Propietà salutistiche (a cura del Co.Ri.Bi.A.)
La susina è un frutto dal sapore lievemente acidulo (per la presenza di acido malico) con un discreto potere lassativo, grazie alla presenza di una sostanza, la difenilisatina, che svolge una funzione stimolante a livello intestinale. Contiene una buona quantità di potassio e calcio.
Composta per l’87,5% di acqua, la susina è un frutto particolarmente dissetante ed aiuta a recuperare i liquidi persi con la sudorazione. Grazie alla buona presenza di elementi minerali, come potassio, calcio e fosforo, svolge anche un’importante azione depurativa sull’organismo.
Contengono una grande quantità di composti naturali come Flavonoidi e acidi fenolici (quali caffeico, clorogenico, ferulico, gallico, ed ellagico), considerate sostanze farmacologicamente attive come agenti antiossidanti, antimutageni e anticarcinogeni.
Susine bianche di Monreale Sicilia
Il susino, insieme agli agrumi – arance e mandarini in particolare è una delle coltivazioni tradizionali della Conca d’oro insieme a gelsi, nespoli, fichi: un tempo nei giardini intorno a Palermo se ne contavano più di 10 varietà e un testo descrittivo del Seicento di Francisco Cupani (Hortus Catholicus, 1696) si trovano riferimenti precisi alla “bruna di cori janchi e niure”. Fino a cinquanta, sessanta anni fa questa zona era un enorme frutteto interrotto da poche case di villeggiatura ma l’espansione edilizia di Palermo, dopo aver occupato la costa, ha invaso l’entroterra e ha cancellato buona parte degli agrumeti e dei frutteti cantati dai poeti del Grand Tour. E insieme alle coltivazioni sono scomparse anche le susine “incartate” che riempivano in autunno le bancarelle dei mercati di Ballarò e della Vuccirìa. Con l’incartatura, praticata dopo la raccolta, le susine più tardive, le Ariddu di core, si conservavano fino a Natale. Le donne di casa confezionavano i frutti in lunghi salamini di carta velina, uno ad uno, ben chiusi e legati con lo spago. Ogni salamino di carta conteneva una decina di susine.
Le appendevano in un luogo fresco e i frutti si disidratavano e si raggrinzivano, conservando però intatti profumi e sapori per i pranzi delle feste.
Le susine bianche di Monreale sono piccole, a buccia giallo chiara e dolcissime: una varietà si chiama Sanacore, perché laromaticità ed il sapore le fanno attribuire la capacità di dare piacere, oltre che al gusto, anche al sentimento, l’altra si chiama Ariddu di core (ovvero: seme a cuore) per la forma caratteristica del seme che richiama il cuore. La sanacore si raccoglie a partire dalla prima decade di luglio fino alla metà di agosto, la ariddu di core invece è tardiva e particolarmente zuccherina. I frutti, che piegano fino a terra i rami degli alberelli, si raccolgono dalla metà di agosto fino ai primi di settembre. Entrambe sono delicatissime: durante la raccolta è necessario manipolarle il meno possibile per non intaccare la pruina, ovvero la patina bianca che le ricopre, e non si deve staccare il peduncolo. Non è semplice: uno dei problemi degli agricoltori è trovare infatti braccianti esperti per la raccolta. Le susine bianche sono state recuperate grazie a un lavoro di ricerca sul germoplasma autoctono siciliano curato dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Palermo ma è la passione di alcuni frutticoltori più anziani che ha conservato nel tempo gli alberelli delle antiche varietà di susine, alcuni dei quali hanno ben più di una trentina d’anni. La maggior parte delle piante di ariddu di core è conservata invece in un unico fazzoletto di verde circondato da costruzioni e cemento nel comune di Monreale. Il Presidio riunisce attualmente due coltivatori di queste due antiche varietà di susine bianche: quasi tutti i giardini di Monreale hanno di questi alberi ma sono rimasti in pochi a coltivare almeno un ettaro di susini e a ricavarne un reddito. Attualmente gli agricoltori vendono direttamente le susine sul mercato o le affidano a grossisti dei mercati generali di Palermo e di Trapani. Le susine bianche di Monreale sono molto apprezzate dai palermitani, perlomeno quelli più anziani – i giovani già non le distinguono dai tanti ibridi internazionali – ma altrove non sono conosciute. Obiettivo del Presidio è vendere sotto un marchio comune le susine e creare un mercato alternativo più vasto, dove i frutti possano spuntare un prezzo più remunerativo. Ma soprattutto, recuperare la tradizione dell’incartatura della cultivar ariddu di core: le donne del Presidio stanno collaborando tra loro per la produzione di susine incartate, marmellate, susine sotto sciroppo e susine candite utilizzate anche per la decorazione di dolci e cassate.
Area di produzione: Comune di Monreale (provincia di Palermo) – Stagionalità: Le susine si raccolgono da luglio a settembre, il prodotto trasformato e reperibile tutto lanno.