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Cenni storici
Il nome Terrasini, secondo lo storico Gioacchino Di Marzo deriva dal vicino promontorio di Capo Rama, che con lopposto Capo San Vito forma il golfo di Castellammare.
Lantico Sinus Aegestanuscominciò a chiamarsi Terra Sinus Terra del Golfo, poi trasformato in Terrasini.
Il borgo, di probabile origine tardo medievale, fu dominio feudale del principi di Carini La Grua Talamanca, i quali, agli inizi del secolo XVIII, lo avevano acquistato dal barone Donato Gazzara.
La storia municipale di Terrasini inizia nel 1836 con lunificazione dei due villaggi limitrofi di Terrasini e Favarotta decretata da Ferdinando II di Borbone.
Il nucleo più antico della cittadina, a trama regolare, è disposto in lunghi isolati di case basse e bianche, allineate lungo strade dritte convergenti verso il mare.
Risalta la monumentale Chiesa Madre, dedicata a Maria SS. delle Grazie, e i due palazzi settecenteschi appartenuti ai principi di Carini: il Palazzo La Grua, oggi sede del Municipio, e il Palazzo Cataldi, che ospita la biblioteca comunale.
Il paese conserva ancora due anime e due culture: quella marinara e quella contadina.