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Tra i piatti tipici la pasta con finocchi e sarde, il riso con finocchi e lenticchie, le fritture di carciofi, cardi e broccoli, la “ghiotta”, i cannoli, la pignolata e le sfince.
Il pranzo di S. Giuseppe “artigiano” e protettore dei lavoratori si ripete il primo di maggio e, da alcuni anni, la tradizionale tavolata viene organizzata in Piazza Roma per chiunque voglia gustate i piatti tipici previsti per questa ricorrenza. E’ una occasione in più per far riscoprire ai visitatori la splendida cornice naturale che fa da sfondo al paese.
Uno sfondo che ha come territorio parte della riserva naturale del bosco della Favara e Bosco Granza, una delle aree protette della provincia palermitana, un polmone verde, in alcuni tratti ancora incontaminato. Composta soprattutto da leccio, quercia e piante tipiche della macchia mediterranea con interessanti presenze faunistiche composte da numerose specie di mammiferi ed uccelli come il picchio rosso ed il codibugnolo di Sicilia e di rapaci come lo sparviero, rappresenta un grande patrimonio naturalistico in grado di incrementare i flussi turistici della zona.