Tradizioni

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Tradizioni e folclore
Nel mese di agosto viene eseguito, da parte del gruppo folkloristico locale, il ballo della cordella, un’antica danza di fertilità. Il ballo viene eseguito da 24 danzatori, ognuno dei quali regge il capo di un nastro, la cui estremità è legata alla sommità di un palo alto 3 metri.
La domenica prima del martedì di Carnevale si svolge il Carnevale delle Madonie.

Castellana dispone di un ampio e articolato calendario festivo, arricchito dal fatto che molte feste si celebrano nelle frazioni, promosse e organizzate da comitati o confraternite locali. Gli appuntamenti più importanti sono costituiti dalle feste patronali (san Francesco di Paola, a luglio a Castellana; san Giuseppe e il Crocifisso, ad agosto a Calcarelli; la Madonna della Catena, ancora ad agosto a Frazzucchi; il Crocifisso, a settembre a Nociazzi). La festa più suggestiva è quella che si svolge la prima domenica di luglio sulla cima del monte San Salvatore, a quota 1918 mt: è la festa della Madonna dell’Alto, al cui santuario molti sono i devoti che accedono a piedi scalzi lungo ripidi sentieri, ma sempre più numerosi sono quelli che salgono su auto fuoristrada lungo una pista sterrata costruita a fine anni Settanta.

 Un rituale molto sentito e partecipato è, il 19 marzo, il manciari i san Giuseppi, giorno nel quale alcune famiglie allestiscono tavolate di prodotti locali (dalla pasta al baccalà, ai cardi fritti e alle frittelle zuccherate o sfinge) e invitano a mangiare bambini, ragazzi e giovani, purché non siano ancora coniugati: il modo di indicare la cerimonia è detto significativamente fari i virginieddi. In tempi recenti la limitazione è venuta meno e chiunque lo chieda viene ammesso a partecipare. Di grande rilievo folkloristico è infine il Ballo della Cordella, forse originario di Nociazzi, che nell’Ottocento doveva eseguirsi un po’ ovunque e che oggi sopravvive in alcuni altri centri delle Madonie. Inteso a rievocare danze di ringraziamento eseguite in campagna dai contadini al tempo del raccolto, oggi il Ballo viene eseguito, insieme ad altri spettacoli, ai primi del mese di agosto in occasione di una manifestazione (Da coffa a visazza) nel corso della quale i visitatori vengono ammessi alla degustazione dei prodotti tipici del luogo.
 
A fine agosto si svolge la Sagra del pane, manifestazione in cui, accanto a rassegne di spettacoli musicali, le aziende locali producono e distribuiscono agli ospiti pane caldo condito con olio e origano, salumi, formaggi e dolci del luogo (amaretti, torte al formaggio, cassate al forno…). Nel corso di tutto il mese di agosto si svolge Castellana d’estate, una continua successione di feste e manifestazioni musicali, teatrali, concertistiche e sportive nei tre maggiori centri abitati, diretti a intrattenere gli abitanti e i numerosi ospiti che affluisconono in paese.
 
C’è dell’altro che ancora conviene richiamare in stretto ordine temporale. Il 1° Gennaio si celebra A vecchia. Solo in parte riconducibile alla Befana, è un’usanza familiare consistente nell’offerta di doni ai bambini la mattina di Capodanno, principalmente giocattoli. Oggi in via di sparizione, per la forte concorrenza di Babbo Natale, continua a sopravvivere sia pure in ambiti sempre più ristretti. Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio abate, con benedizione degli animali, fatti confluire in uno slargo della periferia del paese, e con distribuzione di cuccìa (grano bollito) ai presenti.
 
A febbraio è il turno del Carnevale delle Madonie, con sfilata di carri allegorici e di gruppi in maschera, nel pomeriggio di domenica, lungo viale Risorgimento e corso Mazzini. Nei fine-settimana precedenti, a partire da qualche mese prima, si tengono balli in maschera in locali pubblici. Tra marzo e aprile si collocano le celebrazioni pasquali, a partire dalla Domenica delle palme, allorché un corteo di confrati e di fedeli, portando rami d’ulivo o di palma si dirige verso lo slargo del Calvario. Il Giovedì santo si celebra la Messa in cæna domini con 12 confrati che partecipano alla lavanda dei piedi. Il Venerdì santo, infine una processione dell’urna col Cristo morto vede ancora la partecipazione dei confrati con abitini, torce e minuscoli stendardi.